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Treviso sotto shock: suore in fuga dal convento, svelati i retroscena sconvolgenti

suore in fuga dal convento

Suore in fuga dal convento trevigiano: cinque religiose di clausura lasciano San Giacomo di Veglia e si rifugiano in un luogo sconosciuto.

Un gesto clamoroso rompe la tranquillità di un convento di clausura: cinque suore in fuga dal monastero di San Giacomo di Veglia, frazione di Vittorio Veneto. Una decisione silenziosa ma decisa. Le donne, tutte appartenenti a un ordine contemplativo, si sono rifugiate in una località segreta, mentre sul caso è stata presentata una denuncia che getta ombre su quanto accadeva dietro le porte del convento.

Un caso raro e delicato che scuote non solo il mondo ecclesiastico, ma anche l’opinione pubblica locale.

Colpo di scena a Treviso, suore in fuga dal convento di clausura

Cinque suore di clausura hanno lasciato il loro convento di San Giacomo di Veglia, una località di Vittorio Veneto, rifugiandosi in un luogo sconosciuto. Prima di allontanarsi, però, si sono rivolte ai carabinieri per informarli della loro decisione, evitando così allarmismi. La notizia, riportata dal Gazzettino, include la testimonianza della più giovane del gruppo, che ha spiegato che la fuga è dovuta al pesante clima che ha caratterizzato il monastero dei SS. Gervasio e Protasio negli ultimi due anni.

Il Monastero dei Santi Gervasio e Protasio delle monache cistercensi di San Giacomo di Veglia, a Vittorio Veneto, è stato recentemente commissariato dal Dicastero per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica. La decisione è stata presa dopo l’uscita delle cinque religiose. La Diocesi di Vittorio Veneto, pur non avendo diretta responsabilità sul caso, ha diffuso un comunicato informando sulle misure intraprese a seguito di una visita apostolica.

L’ispezione ha evidenziato “situazioni problematiche nella vita comunitaria”, in particolare riguardo al ruolo dell’autorità e ai rapporti interni, spingendo la Santa Sede a nominare una Commissaria Pontificia, madre Martha Driscoll, già abbadessa emerita di Gedono e, fino a poco tempo fa, superiora del Monastero delle Tre Fontane a Roma. A supportarla, madre Luciana Pellegatta, abbadessa di Cortona, e la professoressa Donatella Forlani, in qualità di consigliere.

Colpo di scena a Treviso, suore in fuga dal convento di clausura: la denuncia choc

Il clima di crescente tensione all’interno del monastero dei SS. Gervasio e Protasio, che perdurava da due anni, si era fatto insostenibile per le religiose. La situazione era peggiorata con le continue ispezioni da parte delle commissioni canoniche e aveva raggiunto il culmine con l’allontanamento definitivo della madre badessa e il commissariamento del monastero proprio nel giorno di Venerdì Santo.

Questo processo di ispezioni era stato innescato da una lettera inviata da quattro suore a Papa Francesco l’8 gennaio 2023, successivamente trasferite in altri monasteri, che avevano accusato la madre superiora. Nonostante due visite ispettive avessero smentito le accuse, definendole come calunnie, il caso non si era chiuso e il convento aveva continuato a ricevere altre otto ispezioni canoniche.

Durante questo periodo, le cinque suore di clausura, che si erano apertamente schierate dalla parte della badessa, avrebbero subito forti pressioni psicologiche. La situazione è diventata insostenibile, al punto che, dopo essere state loro negate anche le richieste di permesso, hanno deciso di fuggire dal convento.