Un’ora di telefonata, nessun risultato concreto. Il tanto atteso colloquio tra il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, e il leader del Cremlino, Vladimir Putin, si è concluso senza progressi tangibili sulla guerra in Ucraina. Nonostante il tono definito “cordiale” da entrambe le parti, le posizioni su uno dei conflitti più gravi degli ultimi anni restano distanti.
L’obiettivo di sbloccare lo stallo diplomatico è sfumato in un botta e risposta senza aperture sostanziali.
Trump smentisce lo stop alle armi per l’Ucraina
Donald Trump ha negato di aver interrotto le forniture di armi all’Ucraina, affermando che gli Stati Uniti continuano a inviare aiuti militari a Kiev. Il presidente ha aggiunto che, pur mantenendo il sostegno al Paese, è necessario garantire che le riserve di armamenti americani restino sufficienti per le esigenze interne.
Telefonata tra Trump e Putin, nessuna svolta: i dettagli del colloquio
La telefonata tra il presidente statunitense Donald Trump e il presidente russo Vladimir Putin, avvenuta ieri e durata circa un’ora, non ha portato a progressi concreti sul fronte della guerra in Ucraina.
Secondo quanto riferito dal consigliere presidenziale russo Yuri Ushakov, citato dall’agenzia Ria Novosti, Putin avrebbe ribadito a Trump la disponibilità di Mosca a proseguire il dialogo con Kiev, pur precisando che la Russia non intende rinunciare ai propri obiettivi strategici. Il leader del Cremlino avrebbe inoltre sottolineato la volontà di lavorare per una soluzione negoziata del conflitto, ma ha confermato che la priorità di Mosca resta l’eliminazione di quelle che considera le cause profonde della crisi. Anche il tono del colloquio, definito “costruttivo” da fonti russe, non è bastato a superare lo stallo diplomatico.
Durante la telefonata, il presidente russo Vladimir Putin avrebbe esortato Donald Trump a puntare su soluzioni diplomatiche per i conflitti in Medio Oriente, compresa la recente escalation tra Iran e Israele. Secondo quanto riferito dal consigliere diplomatico Yuri Ushakov, Putin ha ribadito la necessità di evitare ulteriori tensioni ricorrendo esclusivamente al dialogo politico. I due leader hanno affrontato anche i dossier Iran e Siria, concordando sull’opportunità di mantenere aperti i canali di comunicazione tra Mosca e Washington.
Al termine del colloquio, Donald Trump avrebbe espresso a Vladimir Putin il proprio disappunto per l’andamento del conflitto in Ucraina. Poco prima di partire per l’Iowa, il presidente americano ha dichiarato di non essere soddisfatto della situazione attuale, lasciando intendere che la tensione tra Washington e Mosca resta alta nonostante i tentativi di dialogo.