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Lunga telefonata tra Trump e Putin: oltre due ore di conversazione, cosa è emerso

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Dopo una telefonata di oltre due ore, Vladimir Putin e Donald Trump hanno chiuso il loro colloquio. I primi dettagli emersi.

Dopo mesi di tensioni internazionali e numerosi incontri diplomatici, Vladimir Putin e Donald Trump hanno avuto una telefonata durata oltre due ore. Questo lungo colloquio, atteso da tutto il mondo, potrebbe rappresentare un momento cruciale per il conflitto tra Russia e Ucraina. Nei minuti successivi alla conclusione della chiamata, sono emersi i primi dettagli che potrebbero dare un’idea del tono e dei risultati di questo importante dialogo.

Telefonata Trump-Putin terminata dopo oltre due ore: la nota di Palazzo Chigi

Secondo quanto riferito in una nota di Palazzo Chigi, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha partecipato a una nuova conversazione telefonica insieme al presidente francese, al cancelliere tedesco, al presidente finlandese, alla presidente della Commissione Europea e al presidente ucraino Volodymyr Zelensky, con il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, subito dopo la telefonata tra quest’ultimo e il presidente russo Vladimir Putin. La nota spiega che si sta lavorando per l’avvio immediato di negoziati tra le parti, con l’obiettivo di raggiungere quanto prima un cessate il fuoco e creare le condizioni per una pace giusta e duratura in Ucraina. In tale contesto, è stata accolta con favore la disponibilità del Santo Padre a ospitare i colloqui presso il Vaticano. L’Italia, viene sottolineato, è pronta a contribuire attivamente per facilitare i contatti e promuovere il processo di pace.

In una nota del portavoce del cancelliere tedesco Friedrich Merz, si riferisce che durante la call con Donald Trump, i leader europei hanno annunciato l’intenzione di rafforzare le sanzioni contro Mosca. 

“Desidero ringraziare il Presidente Trump per i suoi instancabili sforzi volti a ottenere un cessate il fuoco in Ucraina. È importante che gli Stati Uniti continuino a impegnarsi. Continueremo a sostenere Volodymyr Zelensky nel raggiungimento di una pace duratura in Ucraina, lo scrive sui social la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.

Telefonata Trump-Putin terminata dopo oltre due ore: che cosa si sono detti

Il presidente russo Vladimir Putin ha tenuto una conversazione telefonica con Donald Trump mentre si trovava a Sochi, sul Mar Nero, per inaugurare una scuola di musica, come precisato dal Cremlino e riportato dall’agenzia Tass.

La chiamata tra i due leader si è conclusa, e Putin l’ha definita “significativa, franca e molto utile“, secondo quanto riferito dall’agenzia Ria Novosti. Durante il colloquio, il presidente russo avrebbe sottolineato che un cessate il fuoco con l’Ucraina sarà possibile solo dopo aver raggiunto accordi adeguati, come riportato dalla Tass, e che si troveranno compromessi, ma prima è fondamentale eliminare le cause principali della crisi.

Putin avrebbe inoltre espresso la sua gratitudine al presidente della Casa Bianca per il suo ruolo nel rilanciare i negoziati diretti tra Russia e Ucraina, un passo che il Cremlino considera fondamentale per trovare una soluzione diplomatica al conflitto. Lo hanno riportato le agenzie di stampa russe, sottolineando come questo gesto sia visto come un importante segnale di apertura e volontà di dialogo da parte degli Stati Uniti.

La Russia e l’Ucraina inizieranno immediatamente le trattative verso un cessate il fuoco e, ancora più importante, per la fine della guerra”. Lo afferma Donald Trump su Truth.

Il Cremlino ha chiarito che il presidente americano non avrebbe imposto alcun ultimatum a Vladimir Putin riguardo a un cessate il fuoco in Ucraina. Secondo quanto riportato dall’agenzia Interfax, il consigliere presidenziale russo Yuri Ushakov ha spiegato che i due leader non hanno discusso di tale questione, sebbene Trump abbia espresso il suo interesse nel raggiungere un accordo il prima possibile. Il consigliere aggiunge che i due presidenti avrebbero affrontato anche l’ipotesi di un nuovo scambio di prigionieri, che prevederebbe la liberazione di nove detenuti per ciascuna parte.