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Tensioni e incertezze sull'ex Ilva: il governo deve rispondere

Manifestazione contro le incertezze sull'ex Ilva

La sospensione del tavolo tra sindacati e governo segna un momento critico per il futuro dell'ex Ilva.

La situazione attuale dell’ex Ilva

Il tavolo di discussione tra sindacati e governo riguardante l’ex Ilva è stato sospeso, con una nuova convocazione prevista per l’inizio della prossima settimana. Rocco Palombella, segretario della Uilm-Uil, ha dichiarato che l’incontro, durato oltre due ore, non ha prodotto risultati soddisfacenti. I sindacati hanno chiesto garanzie sulla continuità industriale e occupazionale, ma le risposte del governo sono state ritenute insufficienti.

Questo scenario ha portato a scioperi in tutti gli impianti, un chiaro segnale di disagio da parte dei lavoratori.

Le preoccupazioni dei sindacati

Michele De Palma, segretario generale della Fiom-Cgil, ha sottolineato l’importanza di garantire la continuità dell’azienda e i livelli occupazionali, evidenziando che il governo deve fornire risposte concrete. La situazione è ulteriormente complicata dalla decisione della procura di Taranto, che potrebbe influenzare negativamente il processo di riconversione ambientale del sito. Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy, ha riconosciuto le difficoltà economiche e occupazionali legate a questa situazione, sottolineando la necessità di un dialogo costante con le parti coinvolte.

Le reazioni alle proteste

La protesta dei lavoratori ha portato alla rimozione di un blocco stradale sulla statale Appia, che ha causato disagi alla viabilità. I sindacati hanno deciso di interrompere la mobilitazione dopo aver appreso della conclusione del vertice. Tuttavia, il clima di tensione rimane palpabile, con i rappresentanti sindacali che chiedono chiarimenti e garanzie sul futuro dell’azienda. Rocco Palombella ha avvertito che il governo deve affrontare la questione con serietà, mentre Ferdinando Uliano, segretario della Fim, ha espresso preoccupazione per il destino di oltre 15mila lavoratori.

Il ruolo del governo e le prospettive future

Il sottosegretario alla presidenza, Alfredo Mantovano, ha aperto il tavolo con i sindacati, evidenziando l’importanza di affrontare l’emergenza e di condividere una prospettiva futura. Tuttavia, ha riconosciuto che la situazione è particolarmente drammatica e che le scelte del governo saranno fondamentali per il futuro dell’ex Ilva. Mantovano ha anche sottolineato che le proteste dei lavoratori sono giustificate, ma ha invitato a non rivolgerle contro le istituzioni che stanno cercando di gestire la crisi.

In questo contesto, i sindacati continuano a chiedere un piano di ripartenza chiaro e sostenibile, che garantisca occupazione, investimenti e rispetto per l’ambiente. La situazione rimane incerta, ma la pressione su governo e aziende è destinata a crescere, con i lavoratori in attesa di risposte concrete sul loro futuro.