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Tom Barrack e il suo controverso commento ai giornalisti libanesi

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Le dichiarazioni di Tom Barrack ai giornalisti locali in Libano hanno sollevato un'ondata di indignazione e richieste di scuse.

Le recenti dichiarazioni di Tom Barrack, ambasciatore degli Stati Uniti in Turchia e inviato speciale per la Siria, hanno acceso un vero e proprio dibattito in Libano. Durante un incontro con il presidente libanese Joseph Aoun, Barrack ha invitato i giornalisti a “comportarsi in modo civile”. Queste parole, pronunciate dopo una discussione sui piani di disarmo di Hezbollah, hanno scatenato reazioni furiose tra i media locali e non solo.

Ma cosa ha portato a tanto clamore?

Le dichiarazioni e la reazione immediata

Martedì, dopo l’incontro, Barrack ha parlato con i giornalisti, reprimendo il loro entusiasmo e il modo di porre domande. “Vogliamo avere un diverso insieme di regole… per favore, state zitti per un momento”, ha affermato. Le sue parole sono piovute come un fulmine a ciel sereno. “Se questo inizia a diventare caotico, come un comportamento animalesco, noi ce ne andiamo”, ha aggiunto, insinuando che il comportamento dei giornalisti fosse legato ai conflitti nella regione. Come poteva un diplomatico esprimersi in tali termini? Eppure, queste affermazioni hanno rapidamente suscitato una reazione negativa, portando molti a interpretarle come un segno di arroganza. Il governo libanese ha espresso rammarico per i commenti di Barrack, ribadendo il rispetto per il lavoro dei giornalisti e la loro dedizione professionale.

Il boicottaggio richiesto dall’Unione dei Giornalisti

L’Unione dei Giornalisti in Libano non ha perso tempo e ha immediatamente chiesto a tutti i media libanesi e arabi di boicottare eventi futuri che coinvolgano Barrack, finché non verrà emessa una pubblica scusa. In un comunicato, l’unione ha descritto le parole del diplomatico come un riflesso di un’arroganza inaccettabile nei confronti della professione giornalistica. “Le osservazioni di Barrack non sono una semplice gaffe, ma dimostrano una visione di superiorità e un disprezzo implicito per l’essenza del nostro lavoro”, si legge nel comunicato. Ma quali sono le implicazioni di un simile boicottaggio? Inoltre, l’unione ha messo in evidenza come i commenti di Barrack riflettano un’arroganza coloniale radicata nei confronti dei popoli della regione, violando le norme fondamentali dell’etichetta diplomatica e i valori di rispetto per la libertà di stampa.

Commenti e analisi da esperti

In un’intervista a un noto network, Mohamad Hasan Sweidan, un commentatore di Beirut, ha dichiarato che le affermazioni di Barrack rivelano l’atteggiamento di Washington verso il Medio Oriente. “Oggi, Barrack ci ricorda come vedono le persone della regione definendo le loro azioni come animalesche”, ha affermato Sweidan, confermando il senso di indignazione diffuso tra i cittadini libanesi. Ma cosa significa tutto questo per le relazioni tra Libano e Stati Uniti? Fino a questo momento, il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti non ha fornito commenti ufficiali in merito a questa controversia, lasciando in sospeso le aspettative di chiarimenti o scuse da parte di Barrack.