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Trasporto merci pericolose: la FAI chiede una moratoria sull’entrata in vigore delle nuove disposizioni ADR e del Regolamento UE n. 2024/197

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Roma, 28 luglio 2025 – La FAI – Federazione Autotrasportatori Italiani – esprime forte preoccupazione per le nuove disposizioni in materia di classificazione, etichettatura e trasporto delle merci contenenti piombo e suoi derivati, introdotte dal Regolamento Delegato (UE) 2024/197 (21° ATP).

A partire dal 1° settembre 2025, infatti, le miscele solide contenenti piombo oltre determinati quantitativi saranno classificate come “UN 3077 – Materia pericolosa per l’ambiente, solida, N.A.S.”, e quindi soggette alla normativa ADR sul trasporto di merci pericolose. Questo cambiamento impatterà duramente sulle imprese di autotrasporto che movimentano leghe metalliche, componentistica in ottone, tubature, bulloneria e altri materiali attualmente di largo utilizzo industriale.

Siamo consapevoli che principalmente sarà un problema per i produttori di tali materie: sappiamo che il mondo industriale sta cercando, con l’intervento del Ministero, di far modificare la norma dimostrando tramite prove di laboratorio l’esclusione all’ecotossicità del materiale lavorato, ma il tutto graverà direttamente anche sulla ns. categoria in quanto molti trasporti, alla luce della nuova direttiva europea, entreranno nel regime ADR.Le nuove regole comportano obblighi onerosi per le aziende di trasporto, tra cui:

• nomina del consulente ADR aziendale;
• adeguamento dei veicoli con dotazioni e dispositivi conformi all’ADR (estintori, pannelli di pericolo, borsa ADR, ecc.);
• formazione obbligatoria dei conducenti con conseguimento del Certificato di formazione professionale (C.F.P. – patentino ADR), tramite corso e successivo esame presso la Motorizzazione Civile;
• predisposizione di istruzioni scritte per la sicurezza durante il trasporto;
• adeguamento tecnico dei mezzi con cassoni scarrabili certificati e compartimenti a tenuta stagna.

“La modifica intervenuta con l’emanazione del Regolamento Delegato 2024/197 rischia di bloccare l’intera filiera logistica e manifatturiera collegata alla lavorazione di leghe contenenti piombo come l’ottone (billette, pani d’ottone, torniture, bave, cascami, ecc)”, ha dichiarato Carlotta Caponi, Segretario Generale della FAI. “Interi comparti produttivi, in particolare in Regioni ad alta concentrazione industriale come Lombardia e Veneto, rischiano di trovarsi impossibilitati a movimentare regolarmente merci fondamentali. Per questo motivo abbiamo chiesto al Ministero di attivarsi con urgenza presso gli organismi competenti per una moratoria, al fine di consentire al settore di adeguarsi senza subire ulteriori danni economici irreversibili.”La FAI sottolinea che la portata di queste novità rischia di paralizzare un intero comparto economico, già oggi alle prese con difficoltà strutturali, come la carenza di autisti e l’aumento dei costi di esercizio. L’introduzione di nuovi obblighi formativi e logistici in tempi così stretti non lascia margini di preparazione adeguata.Inoltre, la Federazione evidenzia come non tutti i Paesi UE sembrino intenzionati ad applicare la norma con lo stesso rigore, alimentando una situazione di concorrenza sleale e disomogeneità nell’applicazione del Regolamento a livello europeo.Per questi motivi, la FAI ha ufficialmente richiesto al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti l’attivazione della moratoria sull’entrata in vigore delle nuove disposizioni, al fine di consentire al settore di adeguarsi gradualmente senza subire danni irreversibili.La Federazione ribadisce che la situazione attuale necessita di una gestione pragmatica e flessibile da parte delle istituzioni, sia a livello nazionale che europeo, per tutelare la continuità dei trasporti, la sicurezza della circolazione e la tenuta complessiva del sistema produttivo italiano.In attesa di un riscontro formale, la FAI conferma la propria totale disponibilità a collaborare con il Ministero e con le autorità competenti per individuare soluzioni rapide e concrete a tutela degli operatori del settore, delle imprese e dell’economia nazionale.