Riad, 13 mag. (askanews) – Iran, Ucraina, Gaza e l’equilibrio del Medioriente sono stati i temi affrontati dal presidente Donald Trump nel suo discorso dall’International Conference Forum di Riayadh, in Arabia Saudita, tappa inaugurale del suo primo viaggio all’estero in questo secondo mandato da presidente.
Da qui, al grande nemico degli Usa, l’Iran, ha mandato un messaggio di apertura: “Sono qui non solo per condannare il caos passato dei leader iraniani, ma per offrire loro un nuovo percorso, un percorso migliore verso un futuro migliore e più pieno di speranza – ha detto nel discorso trasmesso da Saudi Tv – Come ho assicurato più volte, sono disposto a porre fine ai conflitti del passato e a creare nuove partnership per un mondo migliore e più stabile, anche se le nostre differenze possono essere molto profonda”.
E riguardo agli equilibri in Medioriente si è anche augurato che l’Arabia Saudita normalizzi i suoi rapporti con Israele: “Entrerà engli accordi di Abramo (ndr che riguardano al momento solo Emirati Arabi, Usa e Israele) quando sarà pronta”, ha detto.
Poi le due questioni internazionali più impellenti, Gaza e Ucraina: sulla prima ha detto che la sua amministrazione sta lavorando per far finire la guerra e riportare a casa tutti gli ostaggi, all’indomani della liberazione da parte di Hamas del soldato israelo-americano Edan Alexander.
“I colloqui si terranno in Turchia alla fine di questa settimana, probabilmente giovedì – ha spiegato poi parlando di Ucraina e annunciando che per gli Usa sarà presente alle negoziazioni il segretario di Stato Marco Rubio.