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Ucciso per una scarpa sporca, nessun rimorso in aula: la reazione che indigna tutti

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Un ragazzo ucciso per una scarpa sporca. Dopo la condanna, il messaggio sul profilo TikTok dell’imputato indigna il web: “18 anni me li faccio sul cesso”.

La storia la conoscono ormai in tanti. La lite. Le urla. E poi quel colpo che ha tolto la vita a Santo Romano, appena 19 anni.

Ucciso per una scarpa sporca, il colpo di scena social

Succedeva nella notte tra l’1 e il 2 novembre 2024, a San Sebastiano al Vesuvio. Il motivo? Un paio di scarpe sporcate, sì è assurdo, ma vero.

Un ragazzo ucciso per una scarpa sporca.

Ora però la ferita si è riaperta. Non per una nuova prova o una sentenza inaspettata. Ma per un post su TikTok. Sul profilo del ragazzo imputato, 17 anni, è apparso – subito dopo la condanna – un messaggio che ha fatto rumore. Forte. Violento, più di quanto si potesse immaginare: “18 anni e 8 mesi me li faccio seduti sul cesso”. Nessun pentimento. Solo arroganza. Una sfida. Una provocazione.

In poche ore, quel contenuto ha raccolto centinaia di like e commenti. C’è chi ha applaudito. Chi ha insultato. Ma il punto è un altro: come si può trattare in questi termini una tragedia?

Uccido per una scarpa sporca: la denuncia della famiglia e la rabbia che resta

La famiglia Romano non è rimasta in silenzio e nemmeno chi, quella famiglia, ha deciso di ascoltarla. Il parlamentare Francesco Emilio Borrelli ha portato il caso alla luce pubblicamente. È stato lui a rilanciare la segnalazione, a dare voce a chi si è sentito tradito due volte. Prima dalla violenza, il ragazzo appunto è stato ucciso per una scarpa sporca, poi dall’indifferenza.

“Chiunque gestisca quel profilo – ha detto Borrelli – ci mostra chiaramente con quale spirito è stata affrontata la condanna. Nessun rispetto. Nessun rimorso. Solo disprezzo”. Parole pesanti. Ma inevitabili. “È una pugnalata alla memoria della vittima, al dolore di chi lo amava”, ha aggiunto.

E ora resta una domanda. Anzi due. Si può permettere una cosa del genere? E se sì, cosa ci dice questo sul senso di giustizia che dovremmo difendere ogni giorno?