Roma, 30 mag. (Adnkronos) – Se fossi stato premier "dopo aver sostenuto un primo invio di armi per garantire a Kiev il diritto di difendersi, avrei subito rinnegato la folle strada della soluzione militare a favore di quella negoziale, proponendo Roma come sede di trattative di una nuova conferenza sulla sicurezza europea, una nuova Helsinki: avrei inviato mediatori invece che armi".
Lo dice Giuseppe Conte a Tpi.
"Se il primo negoziato del 2022 non fosse stato lasciato cadere, come chiedevamo noi, sicuramente l’Ucraina avrebbe potuto spuntare condizioni ben più favorevoli di quelle che si prospettano oggi. Ora questo negoziato arriva troppo tardi, a guerra persa, visto il prevedibile fallimento della strategia bellicista occidentale. La Russia oggi ha un potere negoziale ben superiore e Kiev viene messa dinanzi a condizioni molto dure. Dobbiamo concentrare gli sforzi per ottenere un compromesso onorevole per tutelare al meglio l’Ucraina. Non sarà affatto facile. Ma l’alternativa sarebbe il prosieguo di una guerra che condannerebbe l’Ucraina a perdere altri territori se va bene, a perdere del tutto la sua indipendenza se la Russia decidesse di andare fino in fondo".