Roma, 28 gen. (Adnkronos) – Una difesa comune europea, "oggi priorità", "è un'idea di Silvio Berlusconi, un suo sogno quando si ragionava di Europa, un sogno che lo vedeva avanti, come sempre del resto". Bene dunque la rotta tracciata, in una lettera a quattro mani pubblicata su 'La Stampa', da Antonio Tajani, segretario di Forza Italia e vice-presidente del Ppe, e Manfred Weber, presidente del Partito popolare europeo, "sul solco di una difesa e di un esercito comune: del resto, se compriamo munizioni come Ue non si capisce perché non dovremmo avere una difesa comune".
A dirlo all'Adnkronos è il capo delegazione di Fi al Parlamento Europeo Fulvio Martusciello.
"Il 7 ottobre dimostra – dice l'esponente azzurro richiamando l'attacco di Hamas ai danni di Israele – come semplici difese tecnologiche possano rivelarsi inefficaci, 'bucate' dagli uomini come accaduto ad Israele. E' evidente che tocca attrezzarsi in maniera diversa, le tecnologie servono ma servono anche uomini e soldati, altrettanto efficaci e necessari. L'Europa è stata purtroppo attraversata da un finto pacifismo, ogni volta che si parlava di esercito, di soldati, di armi, il pacifismo di sinistra bloccava ogni decisione. L'attualità dei tempi, quel che sta accadendo in diversi parte del mondo stanno inducendo i più a ragionare. La verità – per Martusciello – è che abbiamo perso tempo perché vittime del politically correct, dietro la finta convinzione che le armi non risolvono i problemi mentre servono anche quelle. Ora si è capito che dobbiamo imparare a difenderci o rischiamo una sconfitta politica e territoriale".