Roma, 18 dic (Adnkronos) – "Sul diritto allo studio universitario si apre un’emergenza che può avere esiti rovinosi e minare il diritto allo studio di migliaia di ragazze e ragazzi. Con la fine dei fondi PNRR, dal 2026 mancheranno infatti centinaia di milioni di euro per garantire le borse di studio e in Legge di bilancio non ci sono coperture strutturali".
Lo afferma Elisabetta Piccolotti, di Avs.
"I dati parlano chiaro: il fondo per l’annualità 2024/2025 era di 881,8 milioni di euro, anche grazie a 288 milioni di risorse PNRR. Nel 2025/2026 il finanziamento scende a 707,8 milioni, con un taglio di 174 milioni. Dal 2026/2027 il PNRR verrà meno del tutto, aprendo una voragine che colpirà migliaia di studenti idonei. Le Regioni, in X Commissione, hanno già espresso forte preoccupazione e chiesto un ampliamento del finanziamento da parte del Ministero dell’Università e della Ricerca, ma il Governo continua a fare orecchie da mercante", prosegue.
"Per evitare questo scenario abbiamo presentato un emendamento per rendere strutturali le risorse, rafforzare il sostegno agli studenti fuori sede e investire sugli alloggi universitari. La maggioranza ha scelto di non accoglierlo assumendosi la responsabilità di mettere a rischio le carriere universitarie per gli studenti che non hanno facoltose famiglie alle loro spalle. Senza un intervento immediato, dal 2026 il diritto allo studio rischia di diventare – conclude Piccolotti – un privilegio per pochi".