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Negli ultimi mesi, l’operato di UPS, uno dei principali corrieri internazionali, ha subito notevoli difficoltà a causa della recente abolizione della regola de minimis, che ha complicato le procedure di sdoganamento per i pacchi. Questa modifica normativa ha portato a ritardi nelle consegne, pacchi smarriti e costi doganali elevati, creando preoccupazioni per la stagione degli acquisti natalizi.
La situazione si è aggravata ulteriormente dopo che l’ex presidente Donald Trump ha firmato un ordine esecutivo che ha sospeso le agevolazioni de minimis per tutti i paesi, obbligando i pacchi a sottostare a nuove regole e dazi doganali in base al loro paese d’origine. Questo cambiamento ha messo in difficoltà non solo i consumatori statunitensi, ma anche le aziende che dipendono da UPS per le loro spedizioni internazionali.
Le conseguenze per le aziende e i consumatori
Matthew Wasserbach, un esperto nel campo della clearing doganale, ha osservato un aumento significativo delle richieste di assistenza da parte dei clienti UPS, molti dei quali si trovano a fronteggiare pacchi bloccati o smarriti. Secondo Wasserbach, la mancanza di preparazione di UPS di fronte a queste nuove normative ha portato a un cambiamento radicale nel loro modello di business. “La loro capacità di gestire il clearing doganale è stata messa a dura prova,” ha dichiarato.
Casi specifici di pacchi persi
Un esempio emblematico è quello di Tezumi Tea, un’azienda di tè giapponese che ha subito una perdita di circa $13,000 a causa di un blocco tariffario. “Abbiamo dovuto adattare le nostre operazioni aumentando i margini di sicurezza nella nostra pianificazione della fornitura,” ha spiegato Ryan Snowden, cofondatore della compagnia. Tuttavia, nonostante queste precauzioni, la perdita ha avuto un impatto significativo sui loro clienti, costringendoli a cercare alternative.
In aggiunta, UPS ha smesso di accettare spedizioni dal Giappone, costringendo Tezumi a rivolgersi a concorrenti come DHL e FedEx per le loro spedizioni. La frustrazione tra i clienti di UPS è palpabile, con molti che si sono visti notificare che i loro pacchi erano stati distrutti, senza alcuna comunicazione chiara da parte del corriere.
Il confronto con i concorrenti
Allo stesso tempo, FedEx e DHL sembrano gestire meglio la situazione. Mentre UPS ha scelto di smaltire i pacchi non sdoganati, FedEx, ad esempio, ha dichiarato che lavora attivamente con i mittenti per risolvere le problematiche relative alla documentazione e ai requisiti doganali. Questo approccio più collaborativo potrebbe giovare alla loro reputazione nel lungo periodo.
Le sfide generali degli importatori
Secondo il professor David Bieri, il nuovo contesto normativo ha reso gli acquirenti statunitensi più vulnerabili a spese impreviste. Senza la protezione della regola de minimis, i consumatori si trovano ora a dover affrontare costi aggiuntivi che possono superare il valore stesso degli oggetti ordinati. “È fondamentale prestare attenzione alle piccole scritte quando si ordinano prodotti dall’estero,” ha avvertito Bieri.
In un clima di crescente incertezza economica, molti consumatori dovranno riconsiderare le loro priorità di spesa. Gli acquirenti si troveranno a dover decidere se investire in regali natalizi o in spese quotidiane, riflettendo su come le nuove normative impattino la loro capacità di acquistare ciò di cui hanno bisogno.
Prospettive future per UPS
Per affrontare queste sfide, è probabile che UPS debba espandere la propria forza lavoro nel settore della scrittura di documenti doganali, ma il periodo natalizio rappresenta una fase di alta richiesta e la formazione dei nuovi assunti richiederà tempo. “Anche se le cose potrebbero migliorare nel prossimo anno, non ci si aspetta che la situazione si risolva prima delle festività,” ha concluso Wasserbach.