Milano, 17 lug. (Adnkronos) – Anche una delibera del 12 dicembre 2023 con la quale la Giunta comunale, su proposta dell'assessore alla Rigenerazione urbana Gianfranco Tancredi e dello stesso sindaco Giuseppe Sala, concede all'ex presidente della Commissione per il paesaggio Giuseppe Marinoni il patrocinio gratuito del Comune di Milano per realizzare (tramite il suo studio) un'analisi sulla "strategia Urbana e paesaggistica "Porte Metropolitane – Milano 2050" è finita nell'inchiesta della Procura di Milano sull'urbanistica.
In particolare, i pubblici ministeri evidenziano "l'illogicità e l'arbitrarietà intrinseca della delibera", in quanto "determinava un insanabile conflitto dì interessi ìn capo al presidente della Commissione per il paesaggio Marinoni, e al contempo vi conferiva artificiosamente un'apparenza di istituzionalità e di legalità, con l'ulteriore artificio del riconoscimento a quello studio urbanistico, in sostanza commissionato a Marinoni, dell'interesse pubblico, al di fuori di ogni canone logico". In realtà, per la procura, "il patrocinio deliberato su proposta dell'assessore e del sindaco, allo studio di Marinoni sulle Porte Metropolitane, era uno strumento artificioso per raggirare le regole e facilitare l'avvio di un piano di affari occulto, di pianificazione ed attuazione di agglomerati edilizi in ampie aree, intorno a nove nodi periferici, al confine tra la città e i comuni dell'hinterland".
La funzione di quel patrocinio "era di attrarre e 'trascinare' come partner, in un lucrativo giro di affari, i rappresentanti di gruppi dell'investimento immobiliare, come Nhoods, EuroMilano, Unipol, LeandLease, Coima, Hines, Carfin92 e di Atm e delle società ferroviarie (funzionali queste due ultime all'ampliamento e alla realizzazione di stazioni, che innalzano la rendita posizionale degli immobili da vendere)". Affari su cui poi si cercavano "forme giuridiche" per mostrarne l'interesse pubblico. La cornice in cui tutto ciò avviene – scrive la Procura di Milano – si inserisce in "un'azione amministrativa viziata da una corruzione circolare edulcorata all'esterno attraverso il ricorso a fantasiosi e raffinati metodi di maquillage giuridico".