L’Asl di Taranto ha diffuso sul proprio sito il registro tumori. In crescita i tumori all’apparato respiratorio e quelli legati ai rischi professionali.
Taranto è ormai conosciuta in Italia per essere diventata la città dai mille rischi. Ai rischi ambientali che da sempre rappresentano una spada di damocle per i residenti della città pugliese si sono aggiunti i rischi connessi ai tumori. Il sito dell’Asl di Taranto ha aggiornato ultimamente il Registro Tumori rendendolo pubblico a tutti i visitatori.
Nell’ultimo aggiornamento si è evidenziata la ‘maggiore incidenza neoplastica’ nel distretto del Comune di Taranto rispetto alle altre provincie della Regione Puglia.
Neoplasie particolarmente aggressive come quelle che affliggono lo stomaco, il colon, i polmoni e il fegato hanno raggiunto livelli di diffusione tali costituire un vero e proprio motivo di allarme che l’Asl di Taranto non ha voluto nascondere.
A preoccupare altresi è anche il melanoma legato a fattori ambientali, mentre il cancro al rene, alla prostata e agli organi riproduttivi delle donne rappresenta sempre più un’emergenza acclarata in costante aumento.
Sono ben 18 mila i casi di tumore accertati nel triennio 2009-11 solo nella provincia tarantina. Quasi il 17% dei casi totali sviluppano neoplasie legate all’apparato respiratorio (bronchi e polmoni), mentre è di poco superiore al 16% la percentuale dei tumori che riguardano la vescica.
Diverso è il discorso che riguarda le donne, dove i tumori alla mammella hanno raggiunto quasi il 30% dei casi totali accertati. Una sorta di epidemia che fa da contrasto, paradossalmente, ad un sistema sanitario che a Taranto è assai carente e assolutamente inadeguato a fronteggiare un’emergenza di enormi proporzioni.
Il direttore del registro Tumori, Sante Minerba, in una intervista a Repubblica ha precisato quali sono i contorni dell’emergenza tumori che riguarda l’area di Taranto: ‘Abbiamo un record di tumori al polmone tra gli uomini. Abbiamo patologie associate a fattori di rischio ambientale-professionale riconoscibili per natura scientifica’.
In poche parole molti cittadini di Taranto si ammalano per il tipo di professione svolta. Drammatica è anche l’emergenza leucemia tra i bambini, mentre l’Ospedale Moscati di Taranto appare sempre più una struttura inadeguata a fronteggiare l’emergenza non essendo dotato di un reparto di oncoematologia pediatrica.