Milano, 17 lug. (askanews) – Il leggendario Felix Baumgartner, celebre base jumper e paracadutista austriaco di 56 anni, è morto a Porto Sant’Elpidio durante un lancio con il parapendio. Colto da un malore, è finito in una piscina di una struttura ricettiva, urtando anche una ragazza, rimasta illesa. Nonostante l’intervento dell’elisoccorso, i tentativi di rianimazione sono stati vani.
La scomparsa di Baumgartner lascia un vuoto nel mondo degli sport estremi. La sua carriera è stata costellata di imprese mozzafiato, iniziando con il suo primo lancio estremo a 16 anni. Tra le sue gesta più famose spiccano la traversata della Manica in caduta libera nel 2003, i lanci dalle Petronas Tower e l’atterraggio nella cava di Mamet.
L’impresa che lo ha consacrato come il più grande “jumper” di tutti i tempi è stato il lancio dalla stratosfera del 14 ottobre 2012. Sostenuto da Red Bull Stratos, si lanciò da quasi 39.000 metri, superando la velocità del suono (1137 km/h) e stabilendo record difficilmente eguagliabili. “Felix sta nell’aria come un pesce sta nell’acqua”, ripetevano i suoi collaboratori, a testimonianza di una vita vissuta all’estremo.