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Addio a Lenny Wilkens, leggenda del basket e allenatore di successo

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Scopri la vita e l'eredità di Lenny Wilkens, un grande del basket americano che ha influenzato generazioni.

Lenny Wilkens, un nome che risuona con rispetto e ammirazione nel mondo del basket, è venuto a mancare all’età di 88 anni, come annunciato dalla sua famiglia. La notizia della sua scomparsa ha colpito profondamente i fan e gli appassionati di questo sport, nonché i colleghi che lo hanno conosciuto e ammirato nel corso della sua lunga carriera.

Wilkens è stato un punto di riferimento sia come giocatore che come allenatore, riuscendo a entrare nella Basketball Hall of Fame in ben tre occasioni: come giocatore, come allenatore e come membro della celebre squadra olimpica del 1992. La sua carriera è stata costellata di successi e riconoscimenti che lo hanno reso una delle figure più rispettate nella storia della NBA.

Una carriera da giocatore straordinaria

Nato il 28 ottobre 1937 a New York, Lenny Wilkens ha iniziato la sua carriera nel basket negli ambienti di Brooklyn, dove ha affinato le sue abilità. Dopo un brillante percorso al Providence College, è stato scelto dai St. Louis Hawks nel 1960. Durante la sua carriera da giocatore, ha collezionato ben nove selezioni per l’All-Star Game e ha fatto registrare un totale di 7.211 assist, piazzandosi al 17° posto nella classifica all-time della NBA.

Un leader in campo

Wilkens ha dimostrato di essere non solo un ottimo realizzatore, ma anche un passatore eccezionale, guidando la lega in assist per due volte. La sua abilità nel gioco era accompagnata da una calma e una saggezza che lo distinguevano dai suoi coetanei. Questo stile di gioco ha influenzato molti giovani giocatori che lo ammiravano come un modello da seguire.

Il passaggio al ruolo di allenatore

Dopo aver concluso la sua carriera da giocatore, Wilkens ha intrapreso un percorso come allenatore, diventando un allenatore-giocatore con i Seattle SuperSonics. Qui ha guidato la squadra verso il suo primo titolo NBA nel 1979. La sua presenza è stata così influente che è spesso considerato il padre fondatore del basket a Seattle, una città che ha sentito la sua mancanza dopo la partenza dei SuperSonics nel 2008.

Un maestro nella panchina

Nel corso della sua carriera da allenatore, Wilkens ha accumulato un impressionante record di 1.332 vittorie, un traguardo che all’epoca lo ha reso il primo allenatore nella storia della NBA a superare il migliaio di vittorie. Ha guidato diverse squadre, tra cui gli Atlanta Hawks e i Toronto Raptors, e ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti, tra cui il titolo di Coach of the Year nel 1994.

Un’eredità che vive nel cuore di molti

La scomparsa di Wilkens segna la fine di un’epoca, ma la sua eredità continua a vivere attraverso le generazioni di giocatori e allenatori che ha influenzato. NBA Commissioner Adam Silver ha descritto Wilkens come una delle figure più rispettate del basket, sottolineando il suo approccio calmo e il suo stile di leadership, che ha sempre enfatizzato l’importanza del rispetto e della dignità nel gioco.

Wilkens non solo ha lasciato un’impronta indelebile nella NBA, ma ha anche dedicato il suo tempo e le sue energie a cause benefiche, ispirando giovani atleti e membri della comunità. La sua statua, eretta a Seattle, è un tributo duraturo alla sua influenza e al suo amore per il gioco.