Ad Afragola si è consumata una tragedia che ha sconvolto l’intera comunità: Martina Carbonaro, una ragazza di soli 14 anni, è stata uccisa dall’ex fidanzato Alessio Tucci, un giovane di 18 anni. La vittima aveva deciso di interrompere la relazione, ma questo gesto ha scatenato una violenza inaudita. Ecco chi è il giovane che ha confessato.
Afragola sotto choc: le ultime ore in vita di Martina Carbonaro
Il corpo senza vita di Martina Carbonaro, scomparsa la sera del 26 maggio, è stato rinvenuto nascosto all’interno di un armadio in un edificio abbandonato situato nei pressi dell’ex stadio Moccia, ad Afragola, in provincia di Napoli. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, la ragazza avrebbe accettato di incontrare Alessio Tucci per un chiarimento.
Entrata nella struttura fatiscente, Martina si sarebbe trovata coinvolta in una accesa lite. La discussione sarebbe degenerata rapidamente, fino a sfociare in una violenta aggressione. In quel momento, Alessio avrebbe raccolto una pietra e colpito ripetutamente la ragazza, provocandone la morte.
Dopo aver compiuto il gesto, il 18enne sarebbe rientrato nella sua abitazione, dove vive con i genitori e i fratelli. La sua famiglia è composta da persone comuni: il padre lavora come muratore, la madre è casalinga. Alessio, incensurato, collaborava saltuariamente nei cantieri insieme al padre.
Alla luce delle prove emerse e della confessione, le autorità hanno disposto il suo trasferimento nel carcere di Poggioreale, previsto nelle prossime ore.
Afragola sotto choc, chi è Alessio Tucci: il giovane che ha ucciso Martina Carbonaro
Nato nel luglio 2006 e residente ad Afragola, Alessio Tucci lavorava come muratore. Oggi si trova in carcere con le gravi accuse di omicidio pluriaggravato e occultamento di cadavere. Ha ammesso di aver ucciso la sua ex fidanzata, Martina Carbonaro, una ragazza di soli 14 anni, colpendola alla testa con una pietra. “L’ho uccisa perché mi aveva lasciato”, avrebbe dichiarato durante l’interrogatorio.
La giovane vittima aveva deciso di chiudere definitivamente la relazione e non intendeva riprendere i contatti con lui. Il delitto è avvenuto nella notte tra il 27 e il 28 maggio. Dopo il ritrovamento del corpo, i carabinieri hanno rapidamente rintracciato Tucci e lo hanno sottoposto a un lungo interrogatorio.
In un primo momento, il 18enne ha mostrato incertezze, fornendo versioni contraddittorie dei fatti. Solo dopo le pressanti domande del pubblico ministero e le prove raccolte, ha ceduto e confessato il crimine. Attualmente è detenuto in attesa di ulteriori sviluppi giudiziari.
“Era provato. Ha riferito di aver commesso l’omicidio in un momento di rabbia, per gelosia“, ha dichiarato il suo legale Mario Mangazzo.