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La politica continua a tenere in equilibrio su un filo l’Italia.
Il Paese è stato scosso dalle dimissioni di Mario Draghi e nella tensione dell’attesa per l’intervento previsto nelle prossime del premier alle Camere, a cui seguirà successivamente il voto di fiducia, anche le agenzie di rating internazionale si stanno interessanto sulla crisi che sta attraversando l’universo italiano. E hanno voluto fare un’analisi di quello che potrebbe accadere senza il Premier.
Il risanamento più complicato senza Draghi
Ad espimersi sulla spinosa questione è stato Fitch, nota agenzia internazionale, che ha avvertito come il risanamento del biancio senza Draghi sarebbe particolarmente complesso. Moody’s si è invece soffermato su come la crisi in corso abbia un forte peso sulle prospettive del credito e sul piano di riforme italiano oltre a mettere a rischio anche la manovra.
Fitch avverte sul possibile addio del Premier
L’agenzia di rating Fitch ha così spiegato la crisi italiana: “Le implicazioni di breve termine per la politica economica e di bilancio dipendono dagli esiti politici, ma è probabile che le riforme strutturali e il risanamento di bilancio diventino più impegnativi” – hanno spiegato gli analisti – .
Moody ha poi spiegato l’esito di fiducia del governo sia dubbioso e “altamente incerto, ma i recenti eventi sono negativi per il credito e aumentano il rischio di elezioni anticipate”.
La lettera dei sindaci
Nelle scorse ore anche i sindaci firmatari hanno voluto appellarsi al Premier Draghi affinché decida di proseguire la missione a capo del Paese: “Le nostre città, chiamate dopo la pandemia e con la guerra in corso ad uno sforzo inedito per il rilancio economico, non possono permettersi oggi una crisi che significa immobilismo e divisione laddove ora servono azione, credibilità, serietà“ – hanno urlato in coro – .
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