Roma, 9 ott. (askanews) – “In un paese dove si fanno tante chiacchiere, spesso a vanvera, fare cose concrete è un fatto rivoluzionario. Per esempio il più grande impianto agrivoltaico etico, cioè realizzato insieme tra agricoltori e aziende produttrici di energie rinnovabili”. Lo ha dichiarato Alfonso Pecoraro Scanio, Presidente della Fondazione UniVerde, alla presentazione a Napoli di “Terra del Sole”, l’ambizioso e rivoluzionario progetto che promette di segnare un nuovo corso per l’agricoltura e l’energia pulita in Italia.
Un parco agrivoltaico frutto di intese, coprogettazione e figlio di un modello di sviluppo che vede imprenditori ed agricoltori alleati per favorire la transizione energetica sostenibile nel rispetto del bene più prezioso: la terra. Sviluppato da NextEnergy Group e in fase di realizzazione a Giugliano in Campania.
“La Campania, con la sua inestimabile specificità e la sua tradizione agricola di pregio, ha l’opportunità unica, con il parco agrivoltaico ‘Terra del Sole’, di porsi come laboratorio nazionale di questa svolta. Partendo dall’iniziativa di Giugliano in Campania, la nostra agricoltura ha il potenziale per essere la protagonista indiscussa delle transizioni energetica ed eco-digitale. Queste sfide, legate alla produzione rinnovabile e agroalimentare sostenibili, possono trasformarsi in un volano di sviluppo economico e tecnologico a beneficio della comunità e della sua autonomia produttiva. Modelli come il parco ‘Terra del Sole’, con moduli sopraelevati e ben distanziati tra di loro, dimostrano che è possibile integrare la produzione energetica pulita con le attività del primo settore. Il rispetto e la continuità dei suoli agricoli fertili è stata una priorità che mi sono posto da Ministro dell’Agricoltura, prima, e poi da Ministro dell’Ambiente. La transizione è sostenibile solo se le infrastrutture energetiche e il progresso digitale più avanzati lavorano per il bene della terra e dei suoi frutti e questo parco agrivoltaico ne è un esempio concreto”, ha aggiunto Pecoraro Scanio.