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Albanese (Onu): Italia in grave violazione del diritto internazionale

Roma, 29 lug. (askanews) – “Israele non avrebbe avuto i mezzi per fare quello che ha fatto, è per questo che dico che è passato da un’economia di occupazione a un’economia di genocidio il cui valore è stimabile: da ottobre del 2023 a maggio 2025 il valore della Borsa valori di Tel Aviv si è triplicato, hanno ammassato 220 miliardi di dollari.

Questo ci dà un po’ la misura e la gravità della situazione, questo chiaramente avviene in violazione del diritto internazionale e sbagliano le imprese che ci dicono che si limitano a offrire questi servizi e questi beni allo Stato, non si commercia, non si compra e non si vende a uno Stato che è accusato di crimini di guerra, crimini contro l’umanità e genocidio”: lo ha detto la Relatrice Speciale Onu sui Territori palestinesi occupati Francesca Albanese, in occasione della presentazione del suo recente rapporto “Da un’economia di occupazione a un’economia di genocidio” alla conferenza stampa alla Camera su iniziativa dell’intergruppo parlamentare per la Pace tra Palestina e Israele, coordinato dalla deputata M5S Stefania Ascari.

“Che ci siano obblighi delle imprese, che le imprese come la Leonardo siano chiaramente in violazione del diritto internazionale e io penso che sia arrivato il momento di portare i suoi dirigenti in tribunale, non esclude però che la responsabilità principale sia in capo agli Stati – ha aggiunto -. L’Italia è in violazione del diritto internazionale, in grave violazione del diritto internazionale, in quanto non solo, non ha adempiuto gli obblighi di prevenzione del genocidio, ha anche continuato a trasferire, a fornire servizi per operazioni militari e questo è gravissimo, ma soprattutto a dare supporto politico”.

“Mi rattrista moltissimo, in quanto italiana che ricopre questa funzione, vedere che sia l’Italia attraverso il suo governo oggi si spende per denigrare l’unico processo politico che ha portato un accordo sui due Stati, e non perché penso che sia l’unica soluzione politica possibile, ma è molto triste che a fronte di un genocidio si dica che il popolo palestinese non ha la possibilità di avere uno Stato, e poi perché è l’Italia che si batte più ardentemente, insieme all’Ue, per tenere in vita quella disgrazia che è l’accordo di associazione tra l’Unione Europea e Israele”, ha concluso.