Alpini a Rimini, decine di accuse di molestie ma loro: “Nessuna denuncia”

Non solo l'orgoglio delle Penne Nere ma anche l'infamia di comportamenti indegni, Alpini a Rimini, decine di accuse di molestie ma loro: “Nessuna denuncia”

Alpini a Rimini, non solo immutato orgoglio per le Penne Nere e quello che sempre rappresenteranno ma anche decine di accuse di molestie.

Da parte del Corpo intanto arriva un chiarimento: “Nessuna denuncia”. Il dato incontrovertibile è che l’Adunata nazionale 2022 ha avuto una squallida coda legata alla condotta di elementi isolati o di persone dalle abitudini disdicevoli che, purtroppo, sono anche contestualmente alpini o ex tali, intesi come non in Spe. Ad ogni modo secondo quanto raccolto su Instagram dal collettivo femminista ‘Nonunadimeno’ sarebbero già stati una quarantina i casi di donne molestate dagli alpini. 

Alpini a Rimini, accuse di molestie

Ci sono testimonianze precise: “L’altra sera mentre andavo in bici mi hanno fermata cercando di farmi entrare in un capannone, io sono scappata pedalando più veloce”. E ancora: “Stavo facendo il sottopassaggio di viale Principe Amedeo e c’era questo gruppo di alpini ubriachi, mi sono sentita in pericolo”. C’è dell’altro: “Ieri nel tardo pomeriggio, rientrando a casa a piedi, sono stata molestata da alcuni alpini che mi ha urlato: ‘ciao bella f… perché non vieni con noi’ con gesti eloquenti rispetto a quello che avrebbero voluto fare”.

La denuncia delle attiviste parla di 36 testimonianze sui social, un po’ troppe per far pensare ad equivoci o a casi comunque deprecabilissimi ma isolati. La vicesindaca di Rimini Chiara Bellini ha commentato così la vicenda: “Ritengo che non si debba accusare mai un gruppo o una categoria di persone solo perché fanno parte di essi alcuni poco di buono, delinquenti o molestatori”. 

“Non tutti i tifosi sono ultras violenti”

“Sarebbe come dire che tutti i tifosi di calcio sono ultras violenti, o che una particolare nazionalità denoti propensione a delinquere solo perché a essa appartengono individui che hanno compiuto reati”. Quei molestatori “vanno condannati senza se e senza ma, sono certi atteggiamenti sessisti, molestie verbali, commenti non voluti o graditi alle donne. Nessun uomo è autorizzato a farli, con o senza cappello con la penna“.