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Ambiente, Green Community nell'Alta Sabina per la transizione ecologica

Roma, 11 dic. (askanews) – Contro l’abbandono delle aree interne bisogna investire in tecnologia e risorse del territorio. Con questo impegno 10 sindaci dell’Alta Sabina si sono riuniti in una Green Community ed hanno firmato un contratto di Energia, Clima e Società.

Le aree interne valgono ben al di là dei loro confini.

In Alta Sabina, foreste, acque e paesaggi generano quasi 134 milioni di euro l’anno in benefici collettivi: acqua e aria pulite, paesaggio, rifugio climatico. Per continuare a tutelarli bastano 1,2 milioni di euro l’anno. È la strada tracciata dall’Atlante per il futuro, che delinea azioni su energia pulita, gestione idrica, mobilità di prossimità, innovazione sociale e filiere locali per il territorio

Si vuole ripopolare il territorio attraverso la transizione ecologica, digitale e sociale.

Stefano Micheli, sindaco di Rocca Sinibalda, sottolinea: “Stiamo costruendo le condizioni per abbassare la bolletta energetica, per essere sostenibili in tema di energia. Stiamo costruendo l’accordo di foresta che permetterà di valorizzare i servizi ecosistemici, quelle ricchezze che abbiamo e le facciamo diventare reddito per i cittadini delle nostre comunità. Tutto questo può aiutare non solo a costruire le condizioni per restare, ma anche per investire e creare opportunità di lavoro. Tutto per raggiungere quell’obiettivo che ci siamo dati con il contratto, di aumentare la nostra popolazione da qui a 10 anni”.

Unire le forze e le competenze, con un programma che prevede 12 milioni di euro di investimenti, si può fare.

Il presidente Uncem, Marco Bussone, aggiunge: “La green comunity dell’Alta Sabina conferma che i territori montani dell’Appennino riescono a vincere la crisi climatica e la crisi demografica con progettualità che vanno verso la transizione ecologica, energetica, sociale anche dei territori. Un modello, un esempio di investimenti di risorse pubbliche, un modello di Pnrr che qui ha funzionato e che si può esportare”.

L’obiettivo è quello di generare una crescita della popolazione residente del 5 per cento entro il 2035 nei 10 comuni coinvolti.

Il sindaco Micheli spiega: “Rocca Sinibalda ed anche tutti i comuni dell’Alta Sabina con questo progetto vogliono entrare direttamente nel futuro, affrontando i temi della transizione energetica, verde, sociale. E quindi essere comuni sostenibili, essere comuni che guardano al futuro, alla possibilità per le proprie comunità di reagire e costruire antidoti allo spopolamento, alla retorica legata ai borghi che muoiono. Invece noi gettiamo un seme di speranza con questo progetto”.