Che cosa si intende per con il termine “Amore Platonico”? Chi ha inventato questo termine? Scopriamo insieme cos’è l’Amore Platonico e come uscirne.
“Amore Platonico” è un termine che viene utilizzato per definire un tipo di amore sublime che oltre alla sua più profonda forma passionale, si unisce a quella sessuale. Questa idea nasce nell’Antica Grecia grazie al filosofo Platone che affermava che il primo approccio amoroso tra simili avviene grazie a vari livello e al primo posto inseriva l’attrazione sessuale. Platone narrava che questo tipo di amore, ancora troppo animalesco era da eliminare se si voleva raggiungere gradi più altri con livelli nettamente superiori.
I livelli per Platone erano:
- Attrazione fra i corpi.
- Amore per l’anima.
- Amore per le leggi.
- Amore per le istituzioni.
- Amore per le scienze.
- Amore per l’assoluto.
La descrizione dell’amore platonico la fa sempre Platone all’interno della sua opera più importante, i “Dialoghi“. Platone era un’allievo di Socrate e all’interno dei “Dialoghi” parla di ciò il suo maestro pensava dell’amore. Socrate narrava che Eros era un demone nato dall’unione tra Penia (povertà) e Poros (espediente).
Un giorno Poros era ubriaco e dormiente e approfittandone del momento Penia genera Eros, cioè l’amore. Questo mito porta non solo alla creazione dell’amore fisico, ma sicuramente anche dell’amore per la filosofia e per il sapere.
Ai nostri giorni il termine “Amore Platonico” è utilizzato per definire una situazione di “innamoramento a occhi aperti” dove non si ha il coraggio di dichiararsi. Spesso infatti le persone che sono innamorate e quindi vivono questo amore, non si dichiarano alla persona di cui sono innamorate temendo il rifiuto.
Per questo motivo le persone che vivono l’amore platonico preferiscono rimanere nel dubbio e in un infinito limbo senza riuscire a dichiararsi. L’unico modo per uscire dall’amore platonico è quello di dichiararsi alla persona amata, rischiando il giudizio, ma riuscendo ad essere apprezzati e magari scoprire di ricevere amore anche della persona a cui non si ha il coraggio di dichiararsi.