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Ancora cibo paracadutato su Gaza, la visita dell'inviato Usa Witkoff

Roma, 1 ago. (askanews) – Ancora aiuti paracadutati sulla Striscia di Gaza, sia dalla Spagna che dalla Francia. Un metodo per portare soccorso umanitario “largamente insufficiente”; lo ribadisce José Manuel Albares, ministro degli Esteri spagnolo, spiegando che Madrid ha lanciato 24 paracaduti da 500 chili di derrate cioè 5500 razioni alimentari, che bastano per un giorno per 11.000 persone appena.

“Sappiamo che la via aerea è chiaramente insufficiente. Esigiamo molto di più, Israele deve aprire tutti i valichi terrestri in maniera permanente perché gli aiuti entrino in modo massiccio”.

Ma Israele rifiuta di aprire i valichi sostenendo che Hamas riesce a controllare i camion in ingresso. Il ministro spagnolo dice anche che Madrid “esige”, parole sue, un cessate il fuoco per distribuire gli aiuti in base ai principi umanitari e neutrali. E ancora, dice,

“Invito tutti i paesi che non lo hanno ancora fatto a seguire l’esempio della Spagna e riconoscere come noi abbiamo fatto già dal maggio 2024 lo Stato di Palestina per proteggere la soluzione a due Stati e mettere fine a questa guerra e alla carestia”.

Francia, Canada e anche il Regno Unito, a meno di una tregua subito, si sono già impegnati a riconoscere la Palestina. Non così l’Italia e certamente non gli Stati Uniti di Donald Trump il cui inviato Steve Witkoff oggi è in zona di guerra, a Gaza, in visita a uno dei centri della Gaza Humanitarian Foundation, l’organizzazione americana voluta da Trump e Netanyahu per bypassare la rete di distribuzione di aiuti dell’Onu.