L’Europa si trova di fronte a un bivio storico: rafforzare la propria autonomia e affermarsi come attore strategico indipendente sulla scena globale. Nel suo discorso in plenaria al Parlamento europeo a Strasburgo, Ursula von der Leyen ha lanciato un messaggio chiaro: è giunto il momento per l’Unione di definire i propri interessi, consolidare la sicurezza interna e ridurre la dipendenza dall’esterno, sfidando implicitamente le critiche e le pressioni provenienti dagli Stati Uniti con il presidente Donald Trump.
L’annuncio di Ursula Von der Leyen: l’indipendenza come scelta di libertà e responsabilità
“È il momento dell’indipendenza dell’Europa“. Con questa affermazione, Ursula von der Leyen ha aperto il dibattito alla plenaria del Parlamento europeo, segnando un punto di svolta nella visione politica dell’Unione. La presidente della Commissione ha sottolineato come l’Europa debba orientarsi verso una maggiore autonomia strategica, non come reazione alle crisi, ma come scelta strutturale di lungo periodo.
In un contesto internazionale caratterizzato da instabilità e cambiamenti radicali negli equilibri globali, Von der Leyen ha precisato che le difficoltà europee non derivano dalla strategia di sicurezza degli Stati Uniti, ma riflettono una nuova realtà mondiale: “La Strategia per la Sicurezza nazionale ha ragione nel dire: ‘L’Europa ha perso quota del PIL globale, passando dal 25% del 1990 al 14% di oggi’. Ma ciò che non è scritto è che i dati per gli Stati Uniti seguono la stessa tendenza“.
L’indipendenza europea, ha aggiunto, non significa isolamento, ma rappresenta la base per una presenza internazionale più autorevole e credibile: “Un’Europa più forte è un partner più forte, non solo per promuovere, ma per garantire un mondo più sicuro“.
La presidente ha evidenziato i progressi compiuti nella difesa e nell’energia come esempi concreti: dalla riduzione delle importazioni di gas russo dal 45% al 13%, del carbone dal 51% a zero e del petrolio greggio dal 26% al 2%, fino allo sviluppo di capacità industriali avanzate in campo difensivo. Secondo Von der Leyen, questi risultati testimoniano come l’Unione sia in grado di trasformare la propria autonomia strategica in forza politica concreta, capace di proteggere la libertà, la prosperità e la sicurezza dei cittadini europei.
“Europa, è giunto il momento”. l’annuncio di Ursula Von der Leyen è una sfida a Donald Trump
Nel suo discorso, la presidente ha ribadito che l’indipendenza dell’Europa non è uno slogan, ma un impegno politico tangibile: “Quando abbiamo iniziato a usare questo termine – indipendenza – molti sono stati scettici su cosa comporti. È realistico? Basta guardare cosa abbiamo già fatto“. Von der Leyen ha collegato l’autonomia strategica alla capacità dell’Unione di sostenere l’Ucraina e rafforzare la sicurezza collettiva, spiegando che la protezione dei partner e la stabilità internazionale dipendono da scelte condivise e finanziamenti concreti.
L’indipendenza, ha precisato, riguarda soprattutto la libertà: libertà di decidere, di legiferare, di scegliere le proprie partnership e di preservare la diversità culturale europea. “Le nostre differenze non ci dividono. Celebriamo le nostre culture. Ci uniscono come europei. E l’orgoglio che abbiamo per l’Europa è ciò che ci unisce“.
In quest’ottica, la futura autonomia dell’Unione si configura come un pilastro fondamentale per affrontare le sfide globali, consolidare la cooperazione interna e proiettare l’Europa come attore forte e responsabile sullo scacchiere internazionale, capace di agire in maniera indipendente e determinata.