Milano, 5 nov. (askanews) – C’è la ressa nel negozio Shein, il primo store permanente del gigante asiatico della vendita al dettaglio online all’interno del grande magazzino BHV di Parigi, nonostante le polemiche e un’indagine giudiziaria sulla vendita di bambole gonfiabili simili a bambini.
La procura di Parigi ha sottolineato di essere stata informata dalla Direzione generale della concorrenza, del consumo e della repressione delle frodi (Dgccrf) “della possibilità che minori accedano a contenuti sessuali e della vendita di oggetti sessuali dall’aspetto infantile, e quindi di carattere pedopornografico”.
L’azienda cinese ha affermato di aver bloccato la vendita di tutte le sue bambole sessuali.
“È stata una situazione turbolenta, con controversie alle quali credo Shein abbia risposto e si sia assunto la responsabilità”, ha ammesso Karl-Stéphane Cottendin, direttore di BHV, il grande magazzino francese che ospita il primo store fisico di Shein nel Marais.
Quello di Shein è diventato un caso in Francia, in vista dell’apertura del negozio. E nel giorno dell’inaugurazione in molti si sono raccolti davanti al grande magazzino BHV per protestare.
“Non è normale. Non si tratta solo di bambole del sesso. Ci sono pedofili là fuori. Ci sono persone che diventeranno pedofili, in realtà, attraverso queste bambole. Ecco perché è una questione che riguarda tutti”, ha detto l’attivista Khadidja.