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Assegno unico giugno 2025: quando arrivano i pagamenti e quali le novità

Assegno unico giugno 2025

Assegno unico giugno 2025: quando arriva, quando verranno erogati eventuali conguagli, crediti o debiti e quali le novità

A giugno è in arrivo l’Assegno Unico e Universale per le famiglie che ne hanno diritto. Come chiarito dall’Inps con il messaggio 19 febbraio 2025, n. 633, insieme al pagamento regolare verranno erogati anche eventuali conguagli, crediti o debiti maturati, con gli accrediti previsti a partire dal giorno 20 per le prestazioni che non hanno subito variazioni.

Assegno Unico, in arrivo a giugno 2025: ecco quando

Le prime rate, così come gli importi ricalcolati a seguito di modifiche, verranno invece corrisposte tra il 27 e il 30 giugno. Chi non ha ancora ricevuto gli arretrati può ancora rimediare. Basta presentare la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) per l’Isee entro il 30 giugno: in questo modo, sarà possibile ottenere il ricalcolo degli importi e ricevere le mensilità pregresse a partire da marzo. Il 28 febbraio è scaduto il termine per rinnovare la dichiarazione Isee, utile ad aggiornare i parametri per ricevere un bonus adeguato alla propria condizione (fino a 201 euro). Nel caso in cui non si fosse riusciti a inviare in tempo la nuova documentazione, si è ricevuto da marzo l’importo minimo del bonus pari a 57,5 euro: non si tratta però dell’ultima occasione per ottenere l’assegno unico adeguato al proprio ISEE.

Assegno Unico giugno 2025: a chi spetta

L’Assegno Unico spetta a tutte le famiglie con figli a carico, dai minorenni (già a partire dal settimo mese di gravidanza) ai maggiorenni fino a 21 anni, purché impegnati in percorsi di studio (corso di formazione scolastica o professionale, o un corso di laurea), tirocinio, lavoro con reddito inferiore a 8mila euro, in cerca di occupazione o inseriti nel servizio civile. È previsto anche in caso di figli con disabilità, senza limiti di età.

Assegno Unico giugno 2025: come inoltrare la richiesta

La richiesta può essere inoltrata da uno dei due genitori, a prescindere dalla convivenza con il figlio, dal tutore del figlio o del genitore, oppure dai figli stessi una volta diventati maggiorenni. Per le domande presentate dal 1° marzo al 30 giugno di ciascun anno, l’Assegno spetta con tutti gli arretrati a partire dal mese di marzo. Se si inoltra dopo tale data, il beneficio parte dal mese successivo ed è determinato sulla base dell’Isee al momento della domanda. Chi ha già una domanda di Assegno Unico approvata, come ricordato dell’ente di previdenza tramite un’apposita circolare, non deve presentare una nuova richiesta, sempre che non abbia ricevuto la comunicazione di decadenza, revoca o rifiuto della domanda. È obbligatorio, però, segnalare eventuali variazioni nel nucleo familiare, come una nascita oppure il raggiungimento della maggiore età di un figlio. Sarà l’Inps ad inviare apposite notifiche per gestire queste situazioni.