L’inquinamento da mercurio nei pesci è un rischio che non va sottovalutato, perché alla lunga può rappresentare un serio rischio per la salute, in particolare dei bambini e delle donne incinte. Il mercurio si trova naturalmente nell’ambiente, ed è provocato dai vulcani, incendi e sgretolamento delle rocce, ma può essere anche provocato dall’inquinamento umano, in particolare dalle scorie dei combustibili fossili e delle fonderie. Nel mare è presente in forma di metilmercurio e i pesci più soggetti all’accumulo di mercurio sono i predatori, il pesce spada, la verdesca, il palombo e il tonno.
Per difendersi dal mercurio basta limitare il consumo di pesci predatori e preferire altre specie, come salmone, sgombri, sardine, trote, sogliole e orate.