Ancora altre polemiche legate ai libri scolastici che i nostri figli studiano ogni giorno.
Dopo alcuni testi accusati di sessismo, in quanto rappresentavano i lavori casalinghi come un’esclusiva prerogativa femminile, oggi la polemica riguarda una bambina cinese.
Il testo incriminato, edito da Giunti (edizioni del Borgo, presenta una finta pagina di diario dove il bambino Duccio elenca le cose che le piacciono dell’amica Lee, una bambina cinese. Nell’elenco di vari apprezzamenti per la bambina, due hanno aizzato le accuse di discrimazione da parte dei lettori.
In particolare le due frasi sono:
- dice ‘glazie, plego’ e anche ‘facciamo plesto’
- non si offende mai quando la prendiamo in giro
Bambina cinese dice “glazie” e “plego”: stereotipi e bullismo
Le accuse volte all’editore riguardano per l’appunto queste due frasi che oltre a promuovere stereotipi sui cinesi, rendono il bullismo quasi la normalità. Infatti è proprio la seconda frase che più indispettisce gli adetti che vedono nel “non si offende mai quando la prendiamo in gior”, una normalizzazione della presa in giro a scuola.
Una bambina cinese che dice “glazie” e “plego” sembra assolutamente un passo indietro nell’educazione dei nostri figli, che ogni giorno si cerca di educare ad un mondo di tolleranza, gentilezza e bontà.