Roma, 12 giu. (Adnkronos) – "Oggi, che non c’è più, vedo che molti tra i suoi più irriducibili avversari ne riconoscono le doti e la grande umanità: segno che tutto quel che ha seminato continua a dare frutti. Ha fondato, ha interpretato ed ha caratterizzato il 'bipolarismo', cioè il sistema che ha governato l’Italia per trent’anni: più del Ventennio, poco meno della prima Repubblica.
Ha dato speranza negli anni gloriosi e ha avuto il coraggio di soccorrere -e di sacrificarsi- per il Paese negli anni difficili. Ma nessuno gli ha mostrato riconoscenza in vita. Oggi, però, tutti si accorgono quanto sia profonda la sua orma nella politica italiana. E anche tra gli avversari c’è chi lo rimpiange. Appunto, per tornare a Voltaire: gli uomini non vogliono rendere giustizia ai vivi, ma la concedono ai morti". Lo dice Marina Berlusconi, in un'intervista a 'Il Giornale', nella quale vengono ripercorsi i contenuti dell'ultimo manoscritto dell'ex premier elaborato pochi giorni prima della sua morte.
"Le sue ultime parole -prosegue la primogenita dell'ex premier- non sono un addio, ma l’abbraccio di un uomo che ama immensamente il suo Paese, di un padre che ama infinitamente la sua famiglia. E continua a parlarci. Forse sarebbe un bene ci si fermasse ad ascoltarlo. Non sarebbe un atto di memoria, ma di fiducia nel futuro".