Una bimba di 9 mesi è stata picchiata con calci e pugni dal patrigno tanto da ridurla in fin di vita.
I vicini di casa la sentivano piangere “ma pensavamo alle coliche”. Ora la bimba è in condizioni stabili all’ospedale Papa Giovanni XXIII ma non dovrebbe essere in pericolo di vita.
Bimba di 9 mesi picchiata dal patrigno: cos’è successo
Mario Franchini è un muratore che da qualche mese vive con la compagna e la figlia della donna che ha avuto durante una relazione precedente. L’uomo si trovava in casa da solo con la bimba di 9 mesi nel pomeriggio di sabato primo ottobre.
I vicini di casa hanno sentito la piccola piangere ma, come hanno raccontato in un’intervista rilasciata a La Repubblica pensavano fossero le coliche e che “mai potevamo immaginare una violenza simile”.
L’uomo ha preso a calci e pugni la bimba tanto da ridurla in fin di vita.
A dare l’allarme è stata la nonna della vittima, allertata dalla madre della bambina che non riusciva più a mettersi in contatto con il compagno.
Una volta giunta in ospedale, i medici hanno trovato la piccola con molti lividi, la testa rotta, fratture al radio, omero e costole e con un’emorragia celebrale.
I medici hanno subito chiamato e denunciato il fatto ai carabinieri.
L’uomo avrebbe già confessato l’aggressione alle forze dell’ordine e al pubblico ministero che stanno indagando per stabilire da quanto tempo vanno avanti i maltrattamenti. Al momento, non ci sono denunce passate che potrebbero incriminare l’uomo. Nel frattempo, i sopralluoghi nell’appartamento e le indagini hanno confermato quanto era stato raccontato da Franchini.
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