Bollette ogni 28 giorni: possibili rimborsi delle compagnie

Le compagnie telefoniche sono tornate alla fatturazione mensile dopo che è stato imposto il divieto delle bollette ogni 28 giorni.

Dopo il divieto delle bollette ogni 28 giorni, le compagnie telefoniche sono state costrette a tornare alla fatturazione mensile, con tanto di rimborsi di quanto è stato chiesto in più.

Secondo quanto è stato riferito dal sito SosTariffe.it, infatti, l’importo medio che gli operatori Telco dovrebbero rimborsare è pari ad oltre 1.160.000 euro. Questo perchè ogni cliente ha pagato 2,09 euro al mese in più, per un totale di circa 26,45 euro in un anno. Il rimborso che si può ottenere potrebbe essere dunque di circa diciannove euro.

Bollette ogni 28 giorni

Il decreto fiscale dello scorso 4 dicembre ha imposto il divieto delle bollette ogni 28 giorni.

Proprio a causa di questo divieto, le compagnie telefoniche sono state costrette a tornare alla fatturazione mensile, con tanto di rimborso di quei soldi che erano stati chiesti in più. Secondo quanto è stato riportato dal sito SosTariffe.it, infatti, l’importo medio che gli operatori Telco potrebbero dover rimborsare ammonta a circa 1.160.000 euro. Tale rimborso è però valido solamente per tutti i nuovi clienti 2017. Secondo le stime, ogni cliente ha sborsato circa 2,09 euro in più al mese, ovvero circa 26,45 euro in più all’anno.

Il rimborso medio ottenibile, dunque, è pari a circa diciannove euro a testa.

La delibera dell’AGCOM, infatti, ha stabilito in particolar modo che gli operatori telefonici sono tenuti a “stornare gli importi corrispondenti al corrispettivo per il numero di giorni che, a partire dal 23 giugno 2017, non sono stati fruiti dagli utenti in termini di erogazione del servizio a causa del disallineamento fra ciclo di fatturazione quadri-settimanale e ciclo di fatturazione mensile”.

La data scelta è stata proprio quella del 23 giugno 2017, in quanto la precedente delibera Agcom aveva imposto che il ritorno alla fatturazione ogni trenta giorni si dovesse concludere entro tale giorno. SosTariffe.it, però, ha rivelato che nessuno dei provider interessati si è adeguato nei tempi richiesti. Proprio per questo motivo è stato deciso di imporre lo storno di quanto avuto in più a partire proprio da quella data.

Il rimborso

Il sito ha dunque provato a stimare a quanto potrebbe ammontare nel dettaglio il rimborso che i clienti interessati potrebbero ricevere sotto forma di storno in fattura. l’analisi ha riguardato in particolar modo tutte le offerte attivabili nel 2017 e il rimborso è stato calcolato prendendo in considerazione solamente i nuovi clienti che hanno sottoscritto un contratto per la linea fissa con internet. Come accennato in precedenza, in base a questi calcoli ogni utente potrebbe ricevere una somma pari a 18,83 euro una tantum, per il periodo compreso tra il giugno del 2017 e aprile del 2018.

Secondo quanto è stato analizzato dal sito di comparazione tariffe, tutto questo ha portato nelle casse dei provider in media quasi 130.000 euro al mese. All’anno, invece, l’incremento per gli utenti che hanno attivato una offerta nel 2017 per una connessione internet è stato pari a 26,45 euro, per un introito totale superiore a 1.640.000 euro.