Bolzano, 9 ago. (askanews) – Due coreografi che si muovono tra danza, performance e arti visive, indagando strutture profonde come quelle del potere. Ginevra Panzetti ed Enrico Ticconi hanno portato a Bolzano Danza due spettacoli, entrambi incentrati sull’oggetto bandiera, da millenni simbolo di identità, appartenenze e dominazioni.
“Abbiamo appreso le tecniche basi di questa tradizione folclorica – ha detto ad askanews Ticconi parlando dello studio dell’arte degli sbandieratori – e abbiamo creato due lavori.
Un lavoro AeReA utilizza la bandiera grigia, quindi un livello neutrale del colore e dei simboli che di solito sono sulle bandiere. Nel secondo lavoro, ARA! ARA! invece la grafica araldica, il linguaggio araldico è proprio il motivo centrale che ha poi costruito i movimenti ma anche l’aspetto visivo del lavoro”.
Le performance sono intense, innescano sensazioni complesse, come il terreno su cui si muove il racconto danzato, chiamato a decostruire la retorica che spesso è associata all’atto di esporre una bandiera. E se il duo Panzetti/Ticconi ha lavorato sulla tradizione e sulle tecniche, i loro corpi, nel dare vita agli spettacoli, diventano inevitabilmente politici.
“Credo che la parola corpo politico – ha aggiunto Ginevra Panzetti – arrivi molto dall’iconografia: c’è una stretta connessione rispetto alle figure storiche e come noi le reinterpretiamo, le rappresentiamo. Quindi posso dire che nella scena o la relazione che noi abbiamo con il corpo è in termini mimetici, soprattutto. Lavoriamo molto con posture, movimenti, gestualità, alfabeti del gesto legati a figure di potere”.
Sacro e profano, araldica e animali fantastici, rituale e ribellione: nei due spettacoli ci si imbatte in tante sensazioni e immagini diverse, variegate come il mondo che la danza contemporanea continua a provare a raccontare.