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Bolsonaro è stato arrestato: l'ex presidente, già ai domiciliari, è in carcere

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Già ai domiciliari, è stato emesso un mandato d'arresto per l'ex presidente brasiliano. I legali: "Grave condizione clinica"

Condannato nel mese di settembre 2024 a 27 anni e tre mesi di carcere per tentato colpo di stato militare dopo la sconfitta alle ultime lezioni, l’ex presidente del Brasile Jair Bolsonaro, già ai domiciliari, è stato tratto in arresto e condotto in carcere. La decisione è arrivata in esecuzione di un mandato di arresto preventivo che la Corte Suprema Federale ha emesso per una specifica ragione.

Lo ha confermato la Polizia Federale brasiliana in una nota, motivando anche le ragioni dell’arresto dell’ex presidente di estrema destra.

Bolsonaro in carcere, perché è stato arrestato: le gravi accuse

Condannato per il tentativo di golpe conseguente alla sconfitta elettorale del 2022, elezioni dalle quali uscì vittorioso l’attuale presidente Lula, Jair Bolsonaro si trovava agli arresti domiciliari. Ma nelle scorse ore la polizia ha eseguito un mandato d’arresto cautelare, con autorizzazione della Corte Suprema Federale. Gli agenti hanno prelevato Bolsonaro nella sua casa di Brasilia, come riportato dalla Cnn brasiliana. L’arresto è stato disposto per una precisa ragione, ovvero per la possibile violazione degli arresti domiciliari, ovvero da ragioni di ordine pubblico.

Quella attuale è una detenzione cautelare e non è direttamente legata alla pena a cui è stato condannato. Questo anche in virtù del fatto che la sentenza non è ancora definitiva ed appelli sono in corso. Come specificato dalla polizia l’arresto è stato effettuato senza esposizione mediatica e senza manette. L’arresto ha fatto seguito ad una veglia indetta dal figlio poche ore prima, a sostegno di Bolsonaro.

Bolsonaro, i legali: “Grave condizione clinica, carcere rischio per la sua vita”

I legali del 70enne hanno presentato una richiesta al Supremo Tribunale, chiedendo che possa scontare la pena agli arresti domiciliari per “una grave condizione clinica” e le “multiple comorbilità” di cui soffre. Sottolineando che il trasferimento in prigione potrebbe rappresentare un “rischio concreto per la sua vita”.