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Cannes, "Le città di pianura" road movie nella valle spopolata del Po

Roma, 21 mag. (askanews) – E’ stato a presentato a Cannes “Le città di pianura” di Francesco Sossai, in concorso nella sezione “Un certain regard”. Il film è un viaggio malinconico di due amici cinquantenni tra i ricordi di un passato che ha lasciato il segno e la trasformazione del territorio veneto, sopraffatto dal progresso e dal cemento.

Nel viaggio si aggiunge uno studente di architettura timido e innamorato, interpretato da Filippo Scotti.

Nel film Sossai fa una fotografia del suo territorio. “Non solo è trasformato, è in continua trasformazione, si trasforma talmente velocemente che è impossibile non trovare un forte senso di spaesamento. – ha detto il regista – Non c’è più nessuno in giro, sono tutti in macchina, i paesi sono vuoti. Ogni tanto vagando per la valle del Po sembra veramente di vivere in una specie di deserto”.

I protagonisti di questo road movie nella pianura veneta sono interpretati da Sergio Romano e Pierpaolo Capovilla, orfani di un compagno di avventure fuggito in Argentina interpretato da Andrea Pennacchi. “A me interessa la terra, gli uomini che la abitano, le donne che la abitano e questo credo che traspaia molto nel film. – ha spiegato Sossai – E’ un film che non cerca una visione utilitaristica del paesaggio ma cerca una visione un po’ scevra di pregiudizi da quello che vediamo”.

(intervista di Emanuele Bigi)