Milano, 22 gen. (Adnkronos) – "Con la decisione di allargare le indagini nei confronti di Chiara Ferragni anche ai casi delle uova di Pasqua 'Dolci Preziosi' e della bambola Trudi, la magistratura ha accolto in pieno gli esposti presentati dal Codacons successivamente allo scoppio dello scandalo sul pandoro Balocco". Lo fa sapere l’associazione dei consumatori, che aveva depositato un esposto a 104 procure in Italia chiedendo alla magistratura di accendere un faro anche su altre operazioni di beneficenza dell'influencer, a partire proprio dalle uova di Pasqua.
Lo scorso 19 dicembre, il Codacons aveva depositato un esposto, oltre che alle procure, anche all’Antitrust segnalando il caso delle uova di Pasqua griffate Ferragni, "e sottolineando come si trattasse di una sponsorizzazione commerciale che avrebbe fruttato in due anni la stratosferica cifra di 1,2 milioni di euro all’influencer, a fronte di una donazione 'elemosina' di appena 36mila euro in favore del progetto benefico 'I Bambini delle Fate', per giunta eseguita dalla società Dolci Preziosi e non dalla Ferragni, senza alcuna correlazione fra le vendite delle uova e l’entità della donazione".
Le indagini per truffa aggravata non bastano però al Codacons. "Nell’esclusivo interesse dei consumatori chiediamo di accendere un faro su tutte le iniziative di beneficenza avviate nel corso degli ultimi anni non solo da Chiara Ferragni, ma anche dai principali influencer operanti in Italia, per capire la commissione tra rapporti commerciali e solidarietà. In tal senso abbiamo avviato una task force per realizzare un monitoraggio sui profili social più seguiti nel nostro paese allo scopo di cercare collegamenti tra vendite di merci e beneficenza". E alla luce dei nuovi sviluppi dell’inchiesta, "tutte le aziende che hanno contratti di sponsorizzazione ancora attivi con Chiara Ferragni farebbero bene a sospendere qualsiasi rapporto commerciale, in attesa che la magistratura accerti i fatti e le relative responsabilità".