Oltre al danno, la beffa.
Così, alcuni abitanti della Cassia che hanno visto seriamente compromessi – a causa dei lavori in alcuni cantieri del Gra – i palazzi nei quali abitano tanto da dover lasciare le proprie abitazioni ormai inagibili, si sono sentiti chiedere anche di pagare di tasca propria i lavori di consolidamento delle loro case. No, non ci sono stati. E hanno presentato ricorso al Tar del Lazio. I giudici amministrativi di primo grado hanno ora dato loro ragione.
Non solo: il Comune di Roma è stato condannato a pagare le spese processuali per 1.500 euro.
Il Campidoglio aveva chiesto ai residenti di “provvedere a eliminare ogni pericolo per l’incolumità delle persone attraverso adeguati interventi”.