Roma, 9 giu. (askanews) – “Per noi la soddisfazione più grossa è aver coinvolto, come comitato promotore, un pezzo di società che di solito è anche distante dalla politica dei partiti. Non siamo riusciti a far arrivare questa cosa nei media principali. Ma mai come in questo caso c’è stata una espulsione dalla programmazione Rai”. Lo ha detto Riccardo Magi, leader di +Europa, tra i soggetti promotori del comitato per il referendum sulla cittadinanza, in conferenza stampa dopo la chiusura dei seggi, al comitato di Soho House, soffermandosi sulla residuale informazione sui contenuti del referendum.
“Mi è capitato di essere invitato in trasmissioni in cui pensavo si parlasse di referendum, si parlava di Garlasco e all’ultimo minuto 30 secondi per il sì e 30 secondi per il no. Sicuramente un referendum su Garlasco avrebbe raggiunto il quorum, questo è sicuro, perché abbiamo avuto una settimana a reti unificate. Questo è stato il problema principale, un problema di informazione”, ha aggiunto ricordando i “dati spaventosi” della copertura mediatica sulla Rai che “per il referendum della cittadinanza parlano di zero secondi riservati da RaiUno in prima serata al comitato promotore”.