Come aprire un conto corrente a Dubai in una Free Zone? Le recensioni degli utenti consigliano Daniele Pescara

Aprire un conto corrente a Dubai in una Free Zone: le recensioni degli utenti consigliano Daniele Pescara, ne parliamo con lui.

I principali quotidiani italiani riportano che, a causa delle sanzioni occidentali per la situazione in Ucraina, gli oligarchi russi si stanno riversando in massa negli hotel extralusso di Dubai, mentre vengono loro espropriati beni in Europa e bloccati i conti correnti bancari.

Ne parliamo con Daniele Pescara, investor d’eccellenza per gli italiani interessati a Dubai, che grazie alla sua affermata professionalità, ad aprile è stato intervistato dal noto programma economico di seconda serata “Re Start” di Rai 2.

Se è vero che l’Emirato di Dubai è diventato la nuova meta degli alleati di Putin dopo l’introduzione delle sanzioni, bisogna sottolineare come questa prontezza degli oligarchi, probabilmente, riveli un piano B pronto da tempo.

Infatti, ad oggi, si può aprire un conto corrente a Dubai solo se la società ha sede negli Emirati Arabi Uniti.

Inoltre, aprire un conto corrente personale da utilizzare per il proprio business, oltre che ad essere illegale, è totalmente inutile, poiché un conto personale non potrà mai essere usato per scopi aziendali, pena multe salatissime e contestuale chiusura dell’account. Insomma, per l’imprenditore italiano che vuole aprire una società a Dubai, l’apertura di un conto corrente e il rapporto con le banche è tutt’altro che scontato.

Nasconde, anzi, diverse insidie.

Vediamo in particolare a cosa è importante prestare attenzione.

Aprire un conto a Dubai: le insidie principali

Sebbene a Dubai tutti i tipi di servizi bancari abbiano solitamente una procedura chiara e una solida base normativa, le procedure per aprire un conto corrente societario intestato a una persona giuridica in Free Zone, quindi una società, sono state col tempo notevolmente inasprite.

In generale, prima di aprire un conto corrente è importante ricordare questi tre fattori:

  1. Per la firma dei documenti è richiesta la presenza in loco (non si può fare tutto dall’Italia).
  2. Serve in alcuni casi un deposito minimo da versare dopo l’apertura (per processare l’online banking, l’emissione della carta di debito, l’emissione della carta di credito, nonché il rilascio del libretto degli assegni) che varia in base al credit score del cliente e dalla tipologia di conto che vuole aprire. Quindi un conto priority avrà un minimum balance diverso rispetto ad un account ordinario.
  3. Per garantire che il conto bancario non venga congelato deve essere attivo e deve rispettare le norme contrattuali vigenti in fase di stipula.

In particolare, l’imprenditore che vuole aprire una società con conto corrente a Dubai dovrà tenere in considerazione le seguenti criticità, soprattutto legate alle competenze del consulente al quale deciderà di affidarsi:

  1. Il consulente deve essere accreditato direttamente presso gli istituti bancari e, dunque, in possesso di una licenza di segnalazione bancaria (per parlare direttamente con il capo area dell’istituto di credito di riferimento).
  2. Il consulente deve saper valutare l’affidabilità dell’istituto di credito, che dovrebbe essere comparabile alle banche di caratura internazionale, quali HSBC e City Bank.
  3. Il consulente deve conoscere tutta la regolamentazione prevista prima dell’attivazione di un conto corrente (le pratiche variano da banca a banca e il sistema bancario degli Emirati Arabi Uniti è molto rigido sui requisiti richiesti per l’apertura di un conto, perciò, nel caso in cui manchi uno dei documenti, si otterrà un immediato rifiuto a procedere: è bene, dunque, che il consulente sia consapevole di cosa si è in possesso a tutela del cliente per evitare che questo non superi l’istruttoria bancaria).
  4. Il consulente deve essere capace di sottoporre la sua pratica in modo estremamente professionale.
  5. Il consulente deve presentare il cliente all’istituto.

“Molti imprenditori si rivolgono a noi dopo aver aperto una società a Dubai con altri consulenti che li hanno attratti con prezzi al ribasso. La maggior parte si presenta a causa di un problema specifico: la società è inutilizzabile, perché sprovvista di conto corrente bancario” ci spiega Daniele Pescara, CEO di Falcon Advice, partner diretto dei principali istituti di credito Emiratini, con sede a Padova e Dubai, e ​​punto di riferimento degli imprenditori italiani che vogliono aprire società Offshore e Onshore con conto bancario annesso a Dubai.

“Disporre di un conto bancario a Dubai è indispensabile per chi apre una nuova azienda, perché all’avvio dell’attività vengono richieste le coordinate bancarie” conclude il finanziere veneto.

Aprire un conto a Dubai: quando conviene

Aprire un conto corrente a Dubai è sicuramente una valida opportunità sia per l’imprenditore che voglia diversificare i propri investimenti finanziari, sia nel caso in cui voglia avviare una nuova società in una Free-Zone.

Il sistema bancario degli Emirati Arabi Uniti offre numerosi vantaggi, in particolare:

  • Non sono previste limitazioni su prelievi e restrizioni sui depositi.
  • I conti sono molto sicuri, grazie a piattaforme di internet banking di ultima generazione.
  • I costi di gestione dei conti sono adeguati al tipo di servizio ricevuto dalla Banca ma spesso in aggiunta viene richiesto anche un minimo di deposito, anch’esso parametrato in base all’importanza dell’opera e, quindi, all’utilizzo del conto corrente.
  • I trasferimenti internazionali prevedono costi vantaggiosi.
  • Gli indicatori di capitalizzazione delle banche del mercato locale sono eccellenti.Le informazioni sul proprietario del conto bancario sono estremamente protette dando per assodato che sia residente negli Emirati Arabi Uniti e, oltretutto, in caso di clientela italiana, già iscritto ad AIRE (Registro Italiani Residenti all’Estero).

Aprire un conto a Dubai: differenze tra i non residenti e i residenti

Fino al 2008 accendere un conto corrente bancario a Dubai per non residenti era una pratica comune. In seguito alle nuove regolamentazioni, le banche emiratine devono rispettare le regole di sicurezza KYC (Know Your Client) più stringenti.

Ad oggi, infatti, non è necessario essere residenti per costituire una società, ma lo è al 90% dei casi per aprire un conto corrente.

Rimane, comunque, possibile aprire un conto a Dubai per non residenti, ma il processo richiede un tempo più lungo e una quantità di documenti maggiore.

Il procedimento di apertura di un conto corrente per non residenti insomma è molto simile a quello previsto per i residenti, ma deve fronteggiare tempi di attesa solitamente più lunghi e limitazioni maggiori imposte dall’istituto di credito (quale ad esempio un saldo maggiore come garanzia, in base alla tipologia di prodotto finanziario richiesto).

Infine, è bene ricordare che vengono emesse carte di credito e assegni solamente quando il richiedente possiede un visto residente, ma la cosa più importante da ricordare è che i conti dei non residenti comunicano direttamente con il sistema CRS (Common Reporting Standard ovvero lo Scambio Automatico Finanziario Internazionale), quindi, in caso di rogatoria internazionale verrebbe comunicato immediatamente all’autorità estera di competenza il nome del titolare del conto.

Rivolgersi a un consulente esperto permette di trovare una soluzione alternativa per non rimanere esclusi da questa possibilità.

Daniele Pescara Consultancy: le opinioni dei clienti

Trovare un consulente che abbia molte referenze esposte online non è facile, dal momento che molti imprenditori che aprono società o investono a Dubai preferiscono l’anonimato.

Daniele Pescara, grazie ai risultati che ha saputo portare ai suoi clienti, ha raccolto molte testimonianze che attestano la soddisfazione derivata dall’erogazione dei suoi servizi di costituzioni societarie e consulenze finanziarie.

Quando si deve prendere una decisione così importante come un trasferimento di residenza in un Paese come Dubai, le incognite sono veramente tante. Con Daniele Pescara mi sono sentito da subito sicuro, tutelato e sereno in tutte le fasi del trasferimento. Dubai è un posto favoloso e non potevo scegliere un consulente migliore.”

Filippo Diamantini – Online marketing

“La scelta di trasferire la mia azienda all’estero non è stata priva di dubbi e paure, così come lo scegliere il miglior consulente che potesse aiutarmi in un passo tanto importante. Ad oggi, posso reputarmi davvero fortunata di essermi affidata a Daniele Pescara, un professionista con la P maiuscola, preparato, aggiornato e soprattutto scrupoloso, preciso e sempre presente. Consiglio Daniele Pescara a chiunque necessiti di trasferire la propria azienda a Dubai e di sfruttare le immense opportunità che questa Città offre ma in maniera sicura, legale e veloce. Con lui, potete andare ad occhi chiusi.”

Tiziana Fonzo – Consulting

“Ho trovato Daniele tramite Google mentre cercavo soluzioni fiscali per proprietari di e-commerce e l’ho contattato per conoscere le proposte fiscali migliori. Mi occupo di e-commerce e infobusiness e trasferirmi a Dubai sembrava essere la soluzione migliore per chi fa business online. Così, ho prenotato la consulenza con Daniele e da subito ho capito che era la persona giusta per accompagnarmi in questa nuova avventura, soprattutto, convinto dal fatto di una immediatezza di risposta e una serietà senza confronto in quello che è il suo lavoro. Ora vivo a Dubai da 2 anni, lavoro senza continue pressioni, sfrutto la zona strategica per avere sempre due o tre ore di vantaggio sui mercati europei e ho ottenuto ciò che cercavo. Lo rifarei sicuramente e mi affiderei nuovamente alla Daniele Pescara Consultancy.”

Gianpaolo Morini – E-commerce ed Infobusiness Specialist

“Mi occupo di copywriting e da tempo volevo iniziare ad aprirmi al mercato emiratino. Così, ho fatto qualche ricerca in internet per trovare qualcuno che potesse aiutarmi nel mio intento: ho contattato molti esperti del settore ma alla fine ho deciso di affidarmi a Daniele Pescara che fin dall’inizio si è dimostrato preparato e, soprattutto, affidabile. Il risultato è che oggi ho il business che volevo e di questo devo ringraziare tutto il team della Daniele Pescara Consultancy che mi ha permesso di ottenerlo!”

Sara Rotondo – Copywriter

“Chi si rivolge a noi” conclude Daniele Pescara “può contare su servizi relativi all’apertura di sistemi integrati di pagamento, quali C/C, POS e Lettera di credito, Pay by link, codice E-commerce. Siamo, inoltre, una delle poche agenzie accreditate direttamente presso le principali aree fiscali speciali e banche d’affari degli Emirati Arabi Uniti, avendo il privilegio di relazionarci esclusivamente tramite i canali ufficiali”.

In conclusione, la migliore decisione per l’imprenditore italiano che vuole aprire un conto corrente a Dubai è quella di evitare di rivolgersi a operatori e/o intermediari non autorizzati e di affidarsi a chi conosce questo mercato vivendo e operando direttamente da Dubai.