Comfort acustico: cos’è e come si ottiene

Tra gli aspetti che possono, più di altri, alterare il benessere all’interno del contesto domestico c’è l’inquinamento acustico (o sonoro).

La qualità della vita all’interno della propria abitazione può incidere in maniera significativa sull’umore, lo stress e il benessere psicofisico in generale. Ragion per cui, è bene cercare di raggiungere un adeguato comfort abitativo, intervenendo – ove possibile – sui fattori che maggiormente ne determinano il livello. Tra gli aspetti che possono, più di altri, alterare il benessere all’interno del contesto domestico c’è l’inquinamento acustico (detto anche “inquinamento sonoro”).

Cos’è l’inquinamento acustico

La Legge 26 ottobre 1995 n. 447 (“Legge quadro sull’inquinamento acustico”) fornisce la definizione normativa di inquinamento acustico: “introduzione di rumore nell’ambiente abitativo o nell’ambiente esterno tale da provocare fastidio o disturbo al riposo ed alle attività umane, pericolo per la salute umana, deterioramento degli ecosistemi, dei beni materiali, dei monumenti, dell’ambiente abitativo o dell’ambiente esterno o tale da interferire con le legittime fruizioni degli ambienti stessi”. Al netto dei parametri tecnici individuati dalla norma per quantificare il livello di inquinamento, questo fenomeno può essere quindi definito, in breve, come il disturbo psicofisico provocato dal rumore emesso da fonti esterne all’ambiente abitativo. Esso può essere ampliato da difetti progettuali, tecnici e costruttivi dell’edificio, le cui strutture non sono in grado di implementare un adeguato isolamento.

L’inquinamento acustico in ambito abitativo

L’inquinamento sonoro all’interno di contesti abitativi è quasi sempre riconducibile, in primo luogo, alla collocazione dell’edificio. La prossimità alla strada, ad esempio, espone la casa (e gli inquilini) al rumore prodotto dal traffico, dai lavori di cantiere e altre sorgenti esterne. In aggiunta, l’inquinamento può provenire da unità abitative confinanti – nel caso di abitazioni condominiali o plurifamiliari – sotto varie forme: rumore da calpestio, musica o tv a volume troppo elevato, conversazioni ad alta voce, piccoli interventi di manutenzione e così via. L’effetto ‘inquinante’ di questi fattori viene ampliato dalle carenze strutturali per ciò che riguarda l’isolamento acustico e l’insonorizzazione che, se implementati adeguatamente, sono in grado di migliorare sensibilmente il comfort acustico. Di seguito, vediamo di cosa si tratta e mediante quali intervento può essere ottimizzato.

Comfort acustico: una definizione

Quando si parla di comfort acustico si fa riferimento ad una condizione in cui un soggetto sperimenta una condizione di benessere all’interno di un determinato contesto sonoro; in altre parole, questo tipo di comfort si concretizza in assenza di inquinamento acustico, limitatamente ad uno specifico ambiente. In ambito domestico, il comfort acustico non coincide certo con il silenzio assoluto ma con la massima limitazione di tutti gli stimoli sonori che possono arrecare disturbo alla vita abitativa.

Le soluzioni per il comfort acustico

L’edilizia abitativa ha fatto notevoli progressi verso la massimizzazione del comfort abitativo, sviluppando soluzioni adatte alle più svariate esigenze tecniche e costruttive. Anche per quanto riguarda l’isolamento acustico, le opzioni non mancano, come si può apprendere consultando il portale specializzato sg-lifeupgrade.it.

Nello specifico, le principali soluzioni applicabili per ridurre l’inquinamento sono diverse. Per quel che riguarda gli infissi, è possibile sostituire le finestre con doppi vetri antirumore, così da smorzare i rumori provenienti dall’esterno.

In aggiunta, è possibile intervenire sulle strutture orizzontali e verticali (pavimenti, pareti e solai) in maniera differente, a seconda delle esigenze e delle possibilità. Un sistema di isolamento termoacustico a cappotto, da realizzare all’esterno dell’abitazione, rappresenta certamente l’intervento più efficace, benché presenti costi maggiori e sia piuttosto invasivo. Le opzioni meno impegnative, dal punto di vista tecnico ed economico, riguardano le superfici interne; per isolare i pavimenti è possibile posare un massetto inserendo specifici materiali isolanti. Lo stesso può essere fatto con le pareti e il soffitto installando controsoffitti acustici e isole fonoassorbenti.