> > Conto corrente estero non pignorabile: come funziona davvero

Conto corrente estero non pignorabile: come funziona davvero

cose lo scoperto di conto

Negli ultimi anni, sempre più persone si stanno interessando alla possibilità di aprire un conto corrente estero non pignorabile. L’idea di mettere al sicuro i propri risparmi all’estero rappresenta per molti cittadini che attraversano difficoltà finanziarie la speranza di potersi tutelare da...

Negli ultimi anni, sempre più persone si stanno interessando alla possibilità di aprire un conto corrente estero non pignorabile. L’idea di mettere al sicuro i propri risparmi all’estero rappresenta per molti cittadini che attraversano difficoltà finanziarie la speranza di potersi tutelare da azioni legali, come il pignoramento del conto corrente.

In realtà, molte persone optano per l’apertura di un conto estero anche per la possibilità di diversificare i rischi bancari e geopolitici o di accedere a servizi bancari esteri più flessibili.

Ma è davvero così semplice gestire un conto estero? La verità è che il concetto di “conto estero” è ancora oggi circondato da miti e false credenze. Il carattere di “impignorabilità” che viene generalmente attribuito a questi conti potrebbe essere il frutto di tali credenze.

In questo articolo vedremo come funzionano davvero i conti correnti esteri, quali sono gli obblighi previsti dalla legge per questa tipologia di conti e quali sono le alternative per continuare a gestire i propri risparmi in tranquillità.

 

Cosa significa “conto corrente estero non pignorabile”

Come abbiamo già accennato, in molti associano l’idea di conto estero a un conto totalmente impignorabile, uno strumento a cui ricorrere quando si ha la necessità di proteggere le proprie somme di denaro da eventuali creditori o da procedimenti esecutivi in corso.

Questa idea si è rafforzata soprattutto nell’epoca dei cosiddetti “paradisi fiscali”, che rappresentavano una via di fuga per gli evasori che desideravano sfuggire ai controlli del Fisco italiano.

Oggi le cose sono ben diverse. La normativa contro l’evasione fiscale è molto più stringente e i paradisi fiscali non esistono quasi più. In particolare, grazie all’adozione dello standard internazionale CRS (Common Reporting Standard) e dell’accordo FATCA (per gli USA), gli Stati europei ed extraeuropei hanno la possibilità di scambiarsi informazioni sulle attività fiscali dei propri cittadini all’estero.

Alla luce di tutto questo, arriviamo a chiarire un concetto fondamentale: non esiste alcun conto, italiano o estero, totalmente impignorabile. Tutti i conti possono essere rintracciati dai creditori e “congelati”.

Esistono, però, alcuni limiti alla pignorabilità riconosciuti dalla legge italiana. Ad esempio, le somme presenti sul conto derivanti da pensioni di invalidità o assegni sociali, indennità di accompagnamento o polizze vita o risarcimenti per danni alla persona sono considerate impignorabili.

Anche nel caso delle somme di denaro versate sul conto a titolo di stipendio o pensione, esistono limiti specifici volti a garantire il minimo vitale necessario alla sussistenza del debitore.

 

È possibile aprire un conto estero non pignorabile?

Niente vieta a un cittadino italiano di aprire un conto estero, ma bisogna essere chiari sul fatto che non esiste alcuna garanzia di impignorabilità.

Se l’intenzione è sfuggire al pignoramento e ai creditori italiani, bisogna sapere che la legge italiana stabilisce che un debitore è responsabile dei propri debiti con tutti i suoi beni presenti e futuri. Questo vuol dire che i creditori possono “aggredire” anche eventuali conti esteri.

Infatti, tutti i conti detenuti oltre confine vanno obbligatoriamente dichiarati nel quadro RW della dichiarazione dei redditi. La mancata dichiarazione ha come conseguenza pesanti sanzioni che possono arrivare fino al 30% delle somme non dichiarate, oltre a possibili accertamenti per evasione fiscale.

In più, proprio per via degli accordi internazionali di cooperazione e delle convenzioni bilaterali esistenti, se un tribunale o un’autorità italiana dispone un pignoramento, la richiesta può essere inoltrata anche a una banca con sede in un altro Paese UE.

Conto corrente estero e tracciabilità: cosa sapere

Nonostante il conto corrente estero sia comunque pignorabile, è importante precisare che, nel concreto, la sua tracciabilità non è poi così immediata.

A differenza dei conti italiani, quelli esteri non vengono iscritti nel Registro dei Rapporti Finanziari, strumento utile al Fisco per monitorare le movimentazioni finanziarie dei contribuenti.

Questo aspetto ostacola le ricerche dei creditori, che non riescono sempre a rintracciare e aggredire i conti esteri dei propri debitori.

Inoltre, il pignoramento di un conto estero comporta spese decisamente più elevate. I creditori devono affidarsi ad avvocati esperti in questioni internazionali, ma anche a traduttori per la documentazione legale necessaria. La stessa procedura di blocco del conto corrente prevede costi maggiori.

La situazione diventa ancora più complessa per i Paesi extraeuropei, in quanto la giurisdizione di alcuni Stati potrebbe non riconoscere la sentenza di pignoramento emessa da un giudice italiano.

 

Cosa comporta avere un conto corrente estero

Aprire un conto corrente estero può essere una scelta utile e strategica, ma solo se lo si fa con la massima consapevolezza e rispettando la normativa antiriciclaggio.

Ecco i principali vantaggi di un conto corrente estero:

  • probabilità di maggiore privacy nella gestione dei risparmi;
  • possibilità di diversificare i propri depositi e ridurre i rischi legati alla moneta nazionale;
  • possibilità, per i titolari di aziende, di effettuare pagamenti verso fornitori esteri;
  • accesso a servizi bancari più flessibili e innovativi.

La finalità deve sempre essere legittima e trasparente: tutelare i propri risparmi non significa nasconderli. Le soluzioni più efficaci sono sempre quelle che rispettano la legge e garantiscono sicurezza nel lungo periodo.

 

 

GF Financial Service: la realtà a supporto di protestati e cattivi pagatori

Molte persone che affrontano un protesto o una segnalazione al CRIF vivono momenti di forte difficoltà e sconforto. In questi casi, la necessità di proteggere i propri risparmi e gestire in modo sicuro le proprie entrate è ancora più urgente.

Da oltre vent’anni, esiste una realtà in Italia che affianca protestati e cattivi pagatori con l’obiettivo di aiutarli a ricostruire la propria serenità finanziaria. GF Financial Service nasce con l’obiettivo di mettere professionalità ed esperienza al servizio di chi vive un disagio finanziario e si scontra quotidianamente con pregiudizi e chiusura, sia da parte della società che da parte delle banche.

Protestati e cattivi pagatori, sia privati che aziende, affrontano conseguenze molto importanti che ostacolano il loro accesso ai servizi bancari di base, fondamentali per la gestione della quotidianità e dei progetti futuri.

Il team di esperti di GF Financial Service, con un approccio umano e personalizzato, offre soluzioni concrete e pienamente legali per tornare a gestire le proprie finanze in autonomia e sicurezza.

Tra queste, la possibilità di aprire conti correnti in area SEPA in modo rapido, sicuro e nel pieno rispetto della normativa antiriciclaggio.

Se stai valutando l’apertura di un conto estero, il team di GF Financial Service ti guiderà passo dopo passo per individuare la soluzione più adatta alle tue esigenze specifiche.

Scopri tutti i servizi di GF Financial Service, appositamente studiati per offrirti una seconda chance e permetterti di riprendere in mano il controllo della tua vita e riacquistare la tua libertà finanziaria.