Una nomina controversa
La recente nomina di Filippo Ferri a nuovo questore di Monza e Brianza, che avrà effetto dal primo giugno, ha scatenato un acceso dibattito nella società civile brianzola. Un centinaio di esponenti locali ha infatti inviato una lettera aperta al ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, chiedendo di riconsiderare la scelta del primo dirigente.
Ferri è stato condannato per i fatti avvenuti durante il G8 a Genova, in particolare per l’irruzione nella scuola Diaz, che all’epoca fungeva da centro stampa per il Genoa Social Forum.
Il caso della scuola Diaz
La notte del , i reparti mobili della polizia fecero irruzione nella scuola, arrestando 93 attivisti, di cui 63 necessitarono di cure ospedaliere. Tre di loro furono in prognosi riservata e uno in coma. Questo evento è stato descritto come un vero e proprio “pestaggio da macelleria messicana”. Ferri, attuale capo della Polizia ferroviaria di Milano, è stato condannato nel 2012 a 3 anni e 8 mesi per falso e calunnia, con un’interdizione dai pubblici uffici per cinque anni.
La petizione contro la nomina di Ferri ha ricevuto il supporto di diverse forze politiche, tra cui Sinistra Italiana, Più Europa e Lab Monza. Queste forze hanno sottolineato come la scelta di Ferri “offenda l’intera comunità”, evidenziando la scarsa considerazione per i principi costituzionali e i valori di giustizia e democrazia. La senatrice dell’Alleanza Verdi e Sinistra, Ilaria Cucchi, ha presentato un’interrogazione al ministro dell’Interno, affermando che affidare la sicurezza pubblica a chi ha disonorato la divisa significa legittimare una cultura dell’impunità e della menzogna.