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Controversy over contraceptives destruction by Trump administration

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La Belgio chiede agli Stati Uniti di riconsiderare il piano di distruzione di contraccettivi vitali acquistati.

La decisione dell’amministrazione Trump di distruggere un ingente stock di contraccettivi ha sollevato forti preoccupazioni a livello internazionale. La conferma arriva dalla diplomazia belga, che ha sollecitato gli Stati Uniti a rivedere questa politica, sottolineando l’importanza di questi rifornimenti per le donne in sub-Sahara.

Chi, cosa, quando e dove

Il 13 ottobre 2023, il ministro degli Esteri belga, Maxime Prevot, ha rilasciato dichiarazioni in merito alla questione, evidenziando che la scorta di contraccettivi, del valore di circa 10 milioni di dollari, è destinata principalmente all’Africa subsahariana.

Questi rifornimenti, acquistati dalla USAID sotto l’amministrazione Biden, sono attualmente sotto minaccia di distruzione, nonostante siano ancora utilizzabili.

Motivi della distruzione e reazioni internazionali

Prevot ha spiegato che la decisione di distruggere le forniture è legata a un’inversione della politica di aiuti esteri da parte dell’amministrazione Trump. “Continuiamo a utilizzare canali diplomatici per opporci a tale spreco”, ha affermato Prevot in un’intervista all’agenzia AFP. La situazione è aggravata dal fatto che alcuni contraccettivi sono già stati spostati da un magazzino e sono conservati in condizioni inadeguate.

Il diplomatico belga ha anche smentito le voci secondo cui i contraccettivi sarebbero stati inviati in Francia per essere inceneriti. “Abbiamo fatto pressioni affinché ciò che è già stato acquistato possa raggiungere i destinatari appropriati”, ha aggiunto. La Flanders, la regione fiamminga del Belgio, ha confermato che le forniture sono attualmente stoccate a Geel, in condizioni che non rispettano gli standard richiesti.

Conseguenze della politica di aiuti statunitensi

L’amministrazione Trump ha intrapreso un vasto processo di ristrutturazione degli aiuti esteri americani. Questa riforma ha comportato tagli significativi ai finanziamenti umanitari e la smantellamento della USAID, sollevando preoccupazioni tra le organizzazioni umanitarie e le autorità delle Nazioni Unite. Le conseguenze sono visibili con la carenza di forniture essenziali per combattere la fame e le malattie, oltre a prevenire gravidanze indesiderate.

Recentemente, un giudice federale ha bloccato l’amministrazione Trump dal permettere l’estinzione di 4,9 miliardi di dollari in fondi di aiuto approvati dal Congresso. Questa decisione rappresenta una piccola vittoria per chi chiede un ripensamento della politica di aiuti statunitensi, che rischia di avere effetti devastanti sulle comunità vulnerabili.

In sintesi, la questione dei contraccettivi inutilizzati rappresenta un microcosmo delle attuali tensioni politiche e delle sfide umanitarie globali. La comunità internazionale osserva con attenzione, sperando che si possa evitare una situazione di ulteriore spreco di risorse vitali.