Covid, Ciciliano: "Perché la quarantena deve durare sette giorni e quando non si è più infettivi"

Ciciliano ha evdienziato l'importanza di mantenere la quarantena della durata di sette giorni per evitare la circolazione di troppi casi positivi.

Il membro del Comitato tecnico scientifico (Cts) e dirigente medico della Polizia di Stato Fabio Ciciliano ha ribadito perché è utile non ridurre la quarantena, attualmente fissata a sette giorni dal Ministero della Salute.

Ciciliano sulla quarantena

Intervistato dal Corriere della Sera, l’esperto ha evidenziato che ridurre l’isolamento vorrebbe dire avere in circolazione più persone positive capaci di contagiare gli altri, perché a cinque giorni dal contagio il virus ha una maggiore probabilità di essere ancora presente rispetto a sette. In altre parole, ha chiarito, dopo una settimana diminuiscono le probabilità che un individuo possa trasmettere l’infezione, motivo per cui appare utile non cambiare la durata dell’isolamento (spesso confusa con la quarantena che riguarda il contatto stretto delle persone sane con un positivo).

Ciciliano sulla campagna vaccinale

Quanto infine alla campagna vaccinale, Ciciliano ha evidenziato che i risultati hanno dato un contributo formidabile alla difesa della popolazione dalle forme più gravi di Covid. Il 95% degli italiani over 12 ha effettuato almeno una dose o si è immunizzato naturalmente poiché ha preso l’infezione ed è guarito da meno di sei mesi. “Con questi numeri si può pensare a un graduale, ultimo allentamento delle misure scattate lo scorso ottobre 2021 prima all’aperto e poi al chiuso“, ha concluso.