Covid, dopo quasi 600 giorni l’Australia riapre le frontiere

Covid, dopo quasi 600 giorni l’Australia riapre le frontiere: il 20 marzo del 2020 la sofferta decisione di vietare i viaggi all'estero non autorizzati

In tema di lotta al Covid e dopo quasi 600 giorni l’Australia riapre le frontiere e si “riaffaccia” su quel mondo a cui aveva sbarrato l’ingresso dopo l’esplosione della pandemia.

Nella giornata di ieri il confine dell’Australia è stato riaperto. Attenzione, il dato temporale è davvero corposo: il confine australiano è tornato “open” a quasi 600 giorni dopo l’inizio della chiusura a causa della pandemia.

Covid, l’Australia riapre le frontiere: il 20 marzo del 2020 aveva chiuso tutto

La data spartiacque è quella del 20 marzo 2020: fu allora che il governo in carica introdusse alcune fra le più severe restrizioni alle frontiere a livello planetario a cui fecero seguito ampi lockdown zonali.

C’era da dare una risposta alla pandemia e la riposta fu drastica e senza mezze misure: vennero interrotti i viaggi e quella scelta spinse i detrattori di quella linea a soprannominare l’Australia “lo stato eremita”.

La lotta al Covid dello “stato eremita”: l’Australia riapre le sue frontiere

Durante gli ultimi 19 mesi ai cittadini australiani è stato fatto divieto assoluto di viaggiare all’estero senza permessi e deroghe specifiche.

Attenzione: a seguito di quei provvedimenti decine di migliaia di persone erano anche rimaste bloccate all’estero.

Terza dose a tutti gli over 18: l’Australia riapre le frontiere ma si cautela contro un ritorno del Covid

A traino della riapertura delle frontiere il ministro della Sanità Greg Hunt ha spiegato che in Australia è stata autorizzata la somministrazione di una terza dose di vaccino anti Covid a tutti gli adulti sopra i 18 anni di età a partire da novembre.

Aveva spiegato Hunt qualche giorno fa: “Inizieremo con anziani e disabili”.