Succede tutto in pochi secondi, in un cantiere come tanti. Un solaio che cede e poi crolla, e quattro operai a terra. Uno più grave degli altri. Ma, per fortuna, tutti vivi.
Crolla solaio feriti quattro operai: l’incidente a Magliano
MAGLIANO (Carmiano) – Era una mattina qualunque, almeno all’apparenza. Via Ronchi, angolo via Matteotti.
Cantiere aperto, operai al lavoro dentro un vecchio immobile in ristrutturazione. Poi, il vuoto sotto i piedi. Un boato secco, come una porta che sbatte all’improvviso. Solo che qui non ha sbattuto una porta. È venuto giù un solaio.
Non si sa ancora perché. Le cause? Da accertare. Quello che si sa è che quattro persone sono rimaste ferite. Una in modo serio: trauma cranico, codice rosso, trasporto urgente all’ospedale Vito Fazzi di Lecce. Gli altri tre sono stati medicati, sotto choc ma salvi. Per ora.
Sul posto è arrivato subito il 118, insieme ai vigili del fuoco. Hanno tirato fuori i feriti, messo in sicurezza l’area, chiuso le strade. Niente auto, niente passaggio. In giro, solo sirene e passi lenti di chi cerca di capire cosa sia successo davvero.
Crolla solaio feriti tra le macerie: la risposta delle autorità
Il sindaco di Carmiano, Giovanni Erroi, non ha perso tempo. Ha scritto una nota per tranquillizzare tutti: “La comunità è al sicuro. Gli operai stanno bene, anche se uno di loro è in condizioni più delicate. Siamo vicini alle famiglie. Comprensibilmente spaventate”.
Parole misurate, ma sentite. Anche perché in paese, dopo un crollo così, è difficile restare sereni. Le indagini sono in corso. Ci lavorano gli ispettori dello Spesal, i carabinieri, i tecnici. Si cerca di capire se ci sia stato un errore, una leggerezza, una fatalità. Il sindaco non si sbilancia: “Aspettiamo gli accertamenti. Non si fanno processi a caldo”.
Intanto, l’area è stata messa in sicurezza. Nessun pericolo per chi abita intorno, almeno questo. Il lavoro dei soccorritori – ha detto Erroi – è stato decisivo. Hanno evitato il peggio.
E ora si aspetta. Per capire. Per tirare un sospiro. E per non dimenticare quanto sia fragile, a volte, anche una semplice mattinata di lavoro.