Nelle ultime ore i mercati dei metalli preziosi hanno vissuto una fase di forte volatilità, con l’oro e l’argento protagonisti di bruschi movimenti dei prezzi. Dopo aver toccato livelli record nei primi giorni della settimana, il comparto minerario ha registrato un crollo significativo. Allo stesso tempo, i segnali di distensione geopolitica e le attese per politiche monetarie più accomodanti hanno innescato un leggero rimbalzo, suggerendo che il mercato resta vivace e sensibile agli sviluppi economici e politici globali.
Crollo dell’oro del 5% in 24 ore: non succedeva dal 2013
Mercoledì è stata una giornata complicata per il settore minerario asiatico, con i titoli legati all’oro in netto calo a causa di un brusco arretramento del metallo prezioso dai picchi record toccati all’inizio della settimana. Dopo un rally eccezionale che aveva portato l’oro a livelli storici, molti investitori hanno scelto di incassare i guadagni, scatenando una correzione diffusa.
In Cina, le azioni di Zijin Mining Group Co Ltd e Zhongjin Gold Corp Ltd hanno perso rispettivamente circa il 3% e il 4%, mentre in Australia Evolution Mining Ltd e Northern Star Resources Ltd hanno registrato cali prossimi al 10%. Il prezzo spot dell’oro ha segnato un ribasso di circa il 6% rispetto al massimo storico di 4.381,6 dollari l’oncia, registrando la più consistente flessione intraday degli ultimi anni. Anche l’argento e il platino hanno subito pesanti perdite, rispettivamente intorno al 7–8%, dopo un periodo di forti rialzi.
Crollo dell’oro del 5% in 24 ore: lieve ripresa dopo la flessione
Dopo il crollo, oggi l’oro ha iniziato a mostrare segnali di recupero durante le contrattazioni asiatiche, riducendo parzialmente le perdite accumulate. Il future sull’oro con consegna a dicembre è salito di quasi l’1% a 4.149 dollari l’oncia, mentre il prezzo spot registra un aumento più contenuto, dello 0,3%, a 4.128 dollari l’oncia. Anche gli altri metalli preziosi hanno tentato di stabilizzarsi dopo la fase di vendite diffuse.
Gli analisti spiegano che il lieve rimbalzo è legato a fattori tecnici e di mercato: il calo dei giorni scorsi era principalmente il risultato di prese di beneficio dopo un rally straordinario che aveva portato l’oro a guadagnare oltre il 50% dall’inizio dell’anno.
A sostenere la ripresa contribuiscono anche segnali di distensione nelle relazioni commerciali internazionali, in particolare tra Stati Uniti e Cina, e le aspettative di un nuovo taglio dei tassi da parte della Federal Reserve, previsto per i prossimi giorni.