Pisa, usava strumenti chirurgici per giochi erotici: scoperto medico

Usava ferri chirurgici per giochi erotici. Medico condannato, a suo carico alcuni scatti trovati su un supporto usb.

La Cassazione ha confermato la condanna a carico di un medico, finito al centro di uno scandalo nel 2014.

All’epoca erano state scoperte alcune foto a sfondo sessuale all’interno di una chiavetta usb. Inoltre nell’abitazione del chirurgo erano stati ritrovati ferri utilizzati comunemente per micro-operazioni al naso che sono risultati essere di proprietà dell’Azienda ospedaliera di Pisa. A carico del medico era stata formulata un’imputazione per peculato. La Cassazione ha quindi confermato la sentenza rigettando il ricorso presentato dall’imputato. Il medico dovrà quindi pagare 2 mila euro in favore della cassa delle ammende oltre alle spese di giudizio dell’Azienda ospedaliera per 3500 euro.

La vicenda nel 2014

Come ricostruito dal quotidiano La Nazione, il tutto è iniziato quando l’addetto di una lavanderia ha trovato, all’interno di un camice, una pennetta usb. L’uomo ha quindi deciso di guardarne il contenuto per provare a risalire al proprietario, scoprendo però scatti particolari anche a sfondo sessuale. In queste foto, gli strumenti chirurgici venivano utilizzati per giochi erotici fatti all’interno di un’auto. Da lì è partita la denuncia e di conseguenza l’indagine dei carabinieri.

La casa del medico è stata perquisita e al suo interno sono stati ritrovati gli stessi strumenti.

Imputata anche una donna

Insieme al medico, è stata coinvolta nelle indagini anche una sua amica, presente in alcuni scatti. La sua posizione è stata però archiviata per decisione del giudice, mentre il medico è finito nei guai. Dal canto suo l’uomo si è sempre difeso dicendo di aver preso in carico il materiale sanitario per “ragioni di custodia dovute a pregressi furti e smarrimenti”.

La Cassazione però ha valutato di procedere con la condanna nei suoi confronti.