Aveva assalito con un coltello Diego Tomat, ufficiale della Guardia Costiera durante le prove della cerimonia della Festa della Repubblica.
La 43enne Elena Cazacu con doppio passaporto, moldavo e romeno, è stata arrestata nella mattina del 1 giugno a Ravenna con molteplici accuse: tentato omicidio, lesioni personali e violenza su pubblico ufficiale. Potrebbe essere espulsa dal Paese, come provvedimento per i suoi reati.
Il motivo dell’aggressione
Il comandante della polizia municipale Andrea Giacomini, 44 anni, ha provveduto a disarmare la donna. Secondo quanto ha raccontato all’Adnkronos, verso la fine delle prove per la cerimonia del 2 giugno, la donna aveva aggredito alle spalle con un coltello dall’impugnatura simile a una pistola il capitano Tomat.
Il comandante è rimasto ferito sopra l’orecchio, sotto e sul collo. Fortunatamente gli ha provocato solo lesioni superficiali: è stato dimesso con 15 giorni di prognosi. Mentre lo colpiva, gridava frasi contro i militari, citando Putin e Berlusconi e sostenendo di essere un ufficiale dell’esercito russo. Ha accusato i generali russi di aver fatto costrizioni, violenze sessuali a suo danno e sequestri. Ha gridato di avere addirittura un microchip nel corpo che le sarebbe stato impiantato dai servizi segreti.
“A questo punto le ho afferrato il braccio, procurandole una torsione e l’ho atterrata. Ho preso un paio manette in prestito da un agente di polizia e l’ho fatta sedere su una panchina finché non è stata portata via” ha raccontato Giacomini. La donna è stata denunciata in precedenza per violenza domestica e per un’aggressione ai carabinieri a Galeata (Forlì-Cesena). Prima di aggredire l’ufficiale Elena Cazacu aveva pubblicato post minacciosi su Facebook tra cui “Oggi bomba a Ravenna”.