Nuovo stallo navale imposto dal ministero dell’Interno, questa volta però non si tratta solo di navi ong perché i porti italiani sono stati chiusi anche per le navi della Guardia Costiera.
Secondo quanto è stato deciso dal Viminale, sotto la guida di Matteo Salvini, si è aperto un nuovo capitolo della lotta personale che sta portando avanti il leader del Carroccio nei confronti delle operazioni di salvataggio dei migranti nel Mediterraneo. A pagare l’ira del vicepremier stavolta sono i 140 migranti soccorsi nella notte tra il 25 e il 26 luglio 2019 da un peschereccio: i profughi sono stati poi trasferiti a bordo della Gregoretti, imbarcazione della Guardia Costiera italiana.
Salvini chiama Bruxelles
In moto la macchina della burocrazia europea: Salvini ha negato l’approdo della Gregoretti a Lampedusa “Il governo ha ufficialmente interpellato la Commissione europea affinché coordini le operazioni di ricollocazione degli immigrati che attualmente sono a bordo di una nave della Guardia Costiera italiana. Si tratta di 135 persone. In attesa di risposte ufficiali, non è stato indicato alcun porto di sbarco”.
La conferma
La richiesta dell’esecutivo è stata confermata dalle fonti ufficiali di Bruxelles e la Commissione europea ha fatto sapere che “è stata ricevuta dall’Italia una richiesta di svolgere un ruolo di coordinamento attivo per facilitare lo sbarco dei migranti soccorsi che si trovano attualmente a bordo della nave della Guardia costiera italiana Gregoretti”. Il portavoce della Commissione ha sottolineato che “come da copione, in molti casi simili, Bruxelles prenderà contatti solo con gli Stati Membri”.